Lords of Verona l'hotel super lusso in centro

Grazie all'imprenditore Olivieri restaurata la Casa della Pietà e la torre medievale.

Lords of Verona l'hotel super lusso in centro
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Lords of Verona l'hotel super lusso in centro. Grazie all'imprenditore Olivieri restaurata la Casa della Pietà e la torre medievale.

Lords of Verona l'hotel super lusso in centro

“E’ stata una grande sfida. E dopo quindici anni realizzo un sogno”. Così il noto imprenditore Icaro Olivieri ha salutato l’apertura nella centralissima Piazza dei Signori di “Lords of Verona”, tenuta a battesimo dal presidente della Provincia Antonio Pastorello. Olivieri, 74 anni, veronese d’origine imprenditore di grandissimo successo in Canada e negli ultimi anni tornato ad investire in Italia, ed è l’uomo che acquistandone la proprietà ha ridato luce alla “Casa della Pietà” e alla sua torre medioevale del 12° secolo che oggi ospita il primo luxury condotel di Verona.

Lords of Verona l'hotel super lusso in centro

La struttura

Trentadue appartamenti futuristici tra monolocali, bilocali e trilocali, tutti unici perché tutti diversi, grandi dai 40 ai 110 metri quadrati, dotati delle più moderne tecnologie in fatto di domotica e con visuali mozzafiato grazie alla posizione privilegiata della struttura proprio nel cuore di una delle città d’arte più apprezzate e visitate al mondo. Nel pieno stile condotel, strutture metà albergo e metà seconda casa; ideali per una vacanza di lusso o per un business a cinque stelle.

Lords of Verona l'hotel super lusso in centro

Ospitalità di lusso

“E’ stato difficile” ha spiegato Olivieri nell’evento inaugurale che si è svolto ieri tra Piazza dei Signori e Cortile Mercato Vecchio, al quale hanno preso parte qualche centinaio di invitati arrivati da tutta Italia. “Il desiderio di far rinascere una struttura così prestigiosa è stato però superiore alle tante problematiche che in questi quindici anni abbiamo dovuto affrontare.Verona meritava questo sforzo”. Ad arricchire Casa della Pietà, edificio che risale all’epoca degli Scaligeri, la sua torre. Che prese forma dai resti del terremoto che nel 1100 distrusse una parte dell’Arena. I lastroni alla base della torre furono presi proprio dalla cinta esterna che crollò dall’anfiteatro. “E’ un grande piacere essere stati scelti per gestire una delle più belle strutture non solo di Verona ma di tutto il Veneto, realizzata in un palazzo che ha più di 700 anni” ha spiegato Piergiorgio Mangialardi, presidente di “Allegroitalia” che con le sue 14 strutture distribuite in più regioni (una quindicesima è in Cina) è uno dei più importanti gruppi alberghieri italiani nell’ospitalità di lusso. “Vogliamo che Lords of Verona diventi una struttura della città e per questo chiediamo di aiutarci a contribuire in favore del territorio, attraverso collaborazioni e proposte”.

L'intervento di restauro

L’intervento di recupero ha avuto la direzione tecnica dell’architetto Marco Molon e il progetto, che si inserisce a livello internazionale, di architettura degli interni ed illuminotecnica di una delle più note archistar italiane, Simone Micheli. “Il progetto è un dialogo serrato con la città, con un carattere e una dimensione urbana. Spazi che hanno sperimentato nuove metricità, dove il filo conduttore è l’arte; l’arte italiana. Per questo ringrazio tutte le professionalità, in particolare quelle artigiane, che hanno contribuito a realizzare questo splendido recupero” ha detto Molon. Va oltre Simone Micheli, legatissimo a Verona per aver iniziato una brillantissima e luminosa carriera allestendo mostre ad “Abitare il tempo”, la fiera più esclusiva per il design di interni che per molti anni si è legata a Veronafiere. “Icaro e Michela Olivieri hanno ottenuto un risultato incredibile: questo non è un intervento legato al mondo dell’ospitalità, questa è un’opera d’arte. Dove si è coniugato passato e futuro, mettendo insieme antiche costruzioni e nuovissime strutture lineari. Un’opera d’arte da vivere oggi senza abbandonare la grandiosità di ieri” ha detto Micheli. “Lords of Verona è un mondo fatato, da sogno, che per la sua particolarità e unicità diventerà un veicolo comunicativo fortissimo, un altro simbolo di Verona che sarà conosciuto in tutto il mondo”.

 

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