Corpo nel campo a Villafranca, iniziano gli esami del Dna

Confermata anche la pista mantovana: dai primi rilievi il cranio non sarebbe caucasoide

Corpo nel campo a Villafranca, iniziano gli esami del Dna
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Confermata anche la pista mantovana: dai primi rilievi il cranio non sarebbe caucasoide

Dopo l’opera di recupero dei resti sparsi nel terreno di via Campo Vecchio a Villafranca, le indagini dei Carabinieri di Verona ora attendono risposte più precise, dopo le conferme sul sesso, maschile, e l’età, orientativamente sotto i 30 anni.

E queste risposte arriveranno dalle prime comparazioni del Dna, che inizieranno settimana prossima, di persone in vita con quello dei resti ritrovati. Perché, se è vero che in provincia di Verona non ci sono denunce di scomparsa, diverse sono quelle presenti in altre realtà vicine e lontane.

Una delle piste, confermata dagli investigatori, porta ad un clochard mantovano. Ad oggi, però, non sappiamo quanti siano esattamente i campioni che saranno paragonati: non si esclude nulla, potrebbe paradossalmente esse una persona sparita dalla Sicilia, non ci si sta limitando solo a quelle vicine a Verona, da cui ovviamente si è partiti.

Prosegue dunque il lavoro del medico legale, Dario Raniero, che considera ormai ricomposto il cadavere e attende a giorni di poter ricostruire il cranio dopo l’opera di pulizia: dalle prime indicazioni non sembrerebbe europeo, il che rafforza l’ipotesi di un extracomunitario, quale è lo scomparso mantovano.

Gli esami sul Dna saranno affidati al dottor Domenico De Leo. Sul versante delle indagini dei Carabinieri, non è ancora stato effettuato il secondo sopralluogo sul terreno con l’ausilio dei cani specializzati: essendo ormai alla ricerca dei soli effetti personali, il terreno dovrà essere il più asciutto possibile per permettere ai cani di avvertire l’odore di portafogli o zaini appartenuti alla vittima.

Non si cerca, invece, alcuna altra parte del corpo: il braccio, o quel che ne rimane, era inglobato nel blocco di terra che era già stato rivenuto.

Durissima, invece, risalire alle cause della morte: ad un primo esame sui resti, ripuliti da fango e resti di tessuto, non sono emersi segni di violenza quali coltellate o spari. Anche uno strangolamento sarà quasi impossibile da dimostrare.

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