Fusione comuni: anche Bevilacqua dice sì al'accorpamento

La mozione presentata da Roberto Muraro ha raccolto l’approvazione di maggioranza e opposizione.

Fusione comuni: anche Bevilacqua dice sì al'accorpamento
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Fusione comuni: anche il consiglio comunale di Bevilacqua, come era già avvenuto a Minerbe, ha approvato all’unanimità una mozione che invita a prendere in considerazione l’idea di fondersi con uno o più paesi limitrofi.

La proposta

Era stato il consigliere comunale di maggioranza Roberto Muraro, nel corso del consiglio comunale del 29 novembre scorso, a lanciare il campanello d’allarme: avanti così non si può andare, i Comuni sono al collasso, l’Unione non funziona, occorre la fusione per sbloccare risorse e poter assumere personale.

Il diktat minerbese

Nel frattempo, nella prima seduta del 2018, una scossa era arrivata dal consiglio comunale di Minerbe, che aveva approvato all’unanimità la proposta di avvio del percorso di fusione con i comuni limitrofi. “O seguiamo questa strada, oppure valuteremo l’uscita dall’Unione Adige-Fratta”, aveva detto il sindaco Andrea Girardi.

La discussione e il sí unanime

Dopo una iniziale titubanza, il gruppo di maggioranza di Bevilacqua ha deciso di confrontarsi, condividendo l’iniziativa personale di Muraro per avviare un percorso verso la fusione. In consiglio comunale, è stato quindi dato un voto positivo alla mozione, condivisa anche dal gruppo di minoranza. Ora la palla passa agli altri tre comuni dell’Unione: Boschi Sant’Anna, Bonavigo e Terrazzo.

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