1 e 2 agosto “sciopero” dei bancomat, 4 e 5 tocca ai caselli in autostrada

Sarà più difficile prelevare agli sportelli bancomat da oggi, giovedì 1 agosto 2019, fino a domani

1 e 2 agosto “sciopero” dei bancomat, 4 e 5 tocca ai caselli in autostrada
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Il mese di agosto parte con una raffica di disagi (possibili).

1 e 2 agosto “sciopero” dei bancomat, 4 e 5 tocca ai caselli in autostrada

Sarà più difficile prelevare agli sportelli bancomat da oggi, giovedì 1 agosto 2019, fino a domani, venerdì 2, a causa di uno sciopero dei portavalori (e più in generale di tutte le guardie di sicurezza private) che potrebbe causare un’insolita carenza di contanti. Domenica 4 e lunedì 5 agosto 2019 invece lungo le autostrade incroceranno le braccia i casellanti.

Scioperano i casellanti in autostrada

Si profila un esodo da incubo per gli automobilisti che viaggeranno in Italia il prossimo weekend. I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl Trasporti impegnati nella trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro, hanno proclamato 4 ore di sciopero a singhiozzo i prossimi 4 e 5 agosto 2019.

Nello specifico, si fermeranno gli addetti ai caselli e i turnisti (non sottoposti alla 146) dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 22 di domenica 4 e dalle 22 di domenica 4 alle 2 di lunedì 5.

Diverse porte manuali resteranno chiuse per l’assenza degli esattori, il pagamento del pedaggio sarà possibile solo attraverso le casse automatiche. I servizi di assistenza al cliente e il funzionamento degli impianti per il pagamento del pedaggio, dovuto per legge, spiega Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, saranno comunque garantiti con intervento di personale della Viabilità di Autostrade per l’Italia.

Scioperano i portavalori, bancomat a rischio

Sciopero nazionale dei portavalori l’1 e il 2 agosto 2019 e conseguente possibile indisponibilità di denaro contante presso tutti i dispositivi bancomat. A mettere le mani avanti sono le banche, che via email stanno avvertendo i loro correntisti.

Protagonisti della protesta i sindacati di categoria Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltcs, in trincea per il rinnovo del contratto (tra le richieste un adeguamento salariale, sicurezza e salute).

Non è detto ad ogni modo che si verificheranno per forza i disagi: molte banche stanno infatti provvedendo a far scorta di contanti con largo anticipo.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs: “a tutto c’è un limite, lavoratori e lavoratrici meritano rispetto e un contratto dignitoso”.

Sono circa 70 mila in tutta Italia, di cui circa 15 mila nella sola Lombardia, gli addetti della vigilanza privata e dei servizi fiduciari in attesa del nuovo contratto scaduto nel lontano 2015.

Una trattativa iniziata ben più di tre anni fa e che ad oggi, nonostante le proposte concrete fatte dalle organizzazioni sindacali, non ha ancora definito punti cruciali per i lavoratori quali: incrementi salariali, cambi d’appalto, classificazione del personale, salute e sicurezza e contrattazione di secondo livello.

Non è accettabile –affermano le segreterie di Filcams CGIL, Fisascat CISL, UilTucs UIL- che le associazioni datoriali continuino a presentarsi al tavolo con posizioni inammissibili e a totale svantaggio dei lavoratori su varie aree tematiche. Gli incrementi salariali proposti sono a dir poco vergognosi, così come la richiesta di una flessibilità assoluta a favore delle sole imprese risulta inaccettabile. Emerge una mancanza di rispetto nei confronti dei migliaia di lavoratori di un settore tanto delicato, quanto complesso.

Anche per queste ragioni le nostre organizzazioni sindacali invitano lavoratori e lavoratrici del settore ad aderire in massa allo sciopero nazionale proclamato per i giorni 1 e 2 di agosto.

Ci aspettiamo, concludono i sindacalisti di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs che anche la politica e il Governo non si limitino solo ad affidare buona parte della sicurezza del Paese a questi lavoratori ma che si impegnino anche a restituire dignità agli stessi attraverso il valore del lavoro, dei contratti nazionali e della loro applicazione.

A maggior ragione per un settore strategico per la sicurezza dei cittadini, dove le politiche di dumping contrattuale, in barba alle norme in materia di appalti, sono all’ordine del giorno.

I presidi si terranno dalle 10.30 alle 13 davanti alle prefetture delle seguenti città: Milano; Bergamo; Brescia; Mantova; Como

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