3° Stormo: sicurezza in chiave europea

Linee guida sono dettate dall'European Air Accident Investigation Group

3° Stormo: sicurezza in chiave europea
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Esperti internazionali si sono riuniti al 3° Stormo per parlare di sicurezza in volo. Le linee guida sono dettate dall'European Air Accident Investigation Group

3° Stormo: sicurezza in chiave europea

Ancora una volta il 3° Stormo diventa il “punto di incontro” per esperti internazionali, che dal 27 al 29 maggio scorso si sono riuniti sulla base di Villafranca per parlare di sicurezza del volo. Costituito dai delegati di sei nazioni europee, l’European Air Accident Investigation Group (EAAIG) rappresenta il fulcro all’interno del quale vengono definite le linee guida da adottare in caso di investigazioni condotte per incidenti di volo che coinvolgano più paesi, integrando così quanto già previsto nell’ambito dell’Alleanza Atlantica. Fortemente voluto dall’Aeronautica Militare, questa edizione dell’EAAIG ha visto la presenza di delegati provenienti da Belgio, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna,oltre che all’Italia.

Il Modulo di Investigazione Pratica

In concomitanza all'incontro si è tenuto il corso denominato Modulo di Investigazione Pratica (MIP), organizzato dall’Ispettorato per la Sicurezza del Volo dell’AM, che fornirà a 14 Ufficiali di diverse forze armate italiane le competenze metodologiche per operare nell’ambito delle commissioni di investigazione appositamente nominate allorquando si verifichi un incidente o inconveniente grave di volo ad aeromobili militari o di Stato. Le Commissioni di investigazione lavorano per individuare le cause che hanno determinato l’evento indesiderato, allo scopo di fornire all’organizzazione elementi per definire le azioni di prevenzione più appropriate per evitarne il ripetersi.

Sicurezza a livello internazionale

La tematica trattata dall’EAAIG assume particolare rilievo in relazione al sempre maggior numero di operazioni ed esercitazioni interalleate, durante le quali potrebbe verificarsi che un incidente di volo coinvolga, oltre alla nazione ospitante, assetti ed equipaggi di altri alleati; in questi casi, infatti, la Commissione di Investigazione dovrà relazionarsi con differenti autorità nazionali ed estere, tra queste le magistrature nazionali, periti tecnici, funzionari di polizia investigativa, e così via. In particolare, in questa sessione dell’EAAIG ospitata presso la base di Caluri è stata condotta una simulazione, definita Table-Top Exercise, per verificare l’applicabilità delle linee guida finora definite nel caso in cui un potenziale incidente di volo che avesse visto coinvolte le sei nazioni intervenute, valutando tutti gli aspetti di natura tecnico-operativa e giuridico-legale che emergono quando viene travalicata la competenza esclusiva di una singola nazione. Al termine dell’incontro, che ha riscontrato unanime successo, i titolari delle rispettive organizzazioni di Sicurezza del Volo partecipanti, che per l’AM era l’Ispettore per la Sicurezza del Volo, Generale di Brigata Aerea Antonio Maurizio Agrusti, hanno concordato le azioni future per il consolidamento delle procedure d’investigazione comuni.

Il lavoro dell'ispettorato

L’Ispettorato per la Sicurezza del Volo, che dipende dal Capo di Stato Maggiore dell’AM, si occupa di studiare i problemi connessi con la Sicurezza del Volo e di emanare direttive concernenti la prevenzione, l’investigazione e gli aspetti giuridici degli incidenti/inconvenienti di aeromobili militari e di Stato. In termini generali, la Sicurezza del Volo si prefigge l’obiettivo di sostenere lo svolgimento dei compiti d’istituto della Forza Armata, ottimizzando l’impiego del personale, mezzi e materiali a disposizione per massimizzare l’operatività e preservare l’incolumità di persone, mezzi e ambiente circostante, attraverso un’incessante attività di prevenzione e l’analisi degli eventi che si verificano, emanando conseguentemente le più appropriate raccomandazioni di sicurezza. Posto alle dipendenze del Servizio dei Supporti del Comando Logistico AM, il 3° Stormo sostiene le iniziative in ambito NATO e multinazionale, partecipando alle attività operative ed addestrative per la promozione di nuove sinergie e forme di condivisione delle risorse tra le Forze Aeree dei Paesi appartenenti all’Unione Europea ed alla NATO.

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