Cannabis light: l'Officina chiede la chiusura dei negozi

Dopo le affermazioni di Matteo Salvini l'Officina sostiene la proposta di chiudere i negozi rivenditori di cannabis light

Cannabis light: l'Officina chiede la chiusura dei negozi
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L'Officina saluta con favore la netta presa di posizione del Ministro degli Interni sui negozi che diffondo la cannabis

Il dibattito

Il tema della cannabis light torna di nuovo tra i temi caldi dell'opinione pubblica. Dopo la pubblicazione della ricerca veronese riguardo l'utilizzo di cannabis e la reazione di Famiglia e Futuro, anche l'Officina torna a farsi sentire

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La richiesta del gruppo

«Chiediamo che le istituzioni prendano coraggio e seguano l'esempio dei giorni scorsi del Questore di Macerata intervenendo con maggiori controlli sui prodotti venduti in questi negozi, e sui limiti di vendita del THC» afferma Paolo Danieli, presidente de L'Officina. Già nel gennaio scorso l'associazione aveva organizzato un partecipato convegno da cui il sindaco di Verona Federico Sboarina annunciava misure più restrittive per contrastare il dilagare di negozi.

La provocazione ai sindaci

A marzo hanno inviato ad alcuni comuni del Villafranchese un'istanza ai sindaci invitandoli a prendere posizione al riguardo, rimasta però ancora senza risposta.  «In qualità di primi responsabili della salute pubblica, i sindaci hanno tutti gli strumenti per intervenire, a partire dall'approvazione di regolamenti comunali più restrittivi, come si è fatto per le slot machine, altra piaga della nostra società» conclude Danieli.

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