Clochard morto carbonizzato una serata per riflettere

Si terrà domani alle 21 nella sala conferenze del Centro civico di piazza Santa Toscana.

Clochard morto carbonizzato una serata per riflettere
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Clochard morto carbonizzato una serata per riflettere.

Poesia e musica per ricordare Ahmed Fdil, il clochard morto carbonizzato

A tre mesi dalla sua tragica scomparsa, si torna a parlare di Ahmed Fdil, il 64enne di origine marocchina morto la sera del 13 dicembre scorso carbonizzato all'interno dell'auto che aveva scelto come giaciglio. Presunti colpevoli per aver appiccato l'incendio - per "gioco" - due minorenni su cui si sono orientate le indagini sulla fine del senzatetto, molto benvoluto in paese.

Il ricordo di domani

L'omaggio per il clochard morto carbonizzato consiste in una serata, promossa dal gruppo di minoranza "Zevio bene comune", all'insegna di musica, poesie e riflessioni sui numerosi interrogativi lasciati aperti dalla vicenda.Al microfono si alterneranno Mohammed El Assri, mediatore culturale e presidente dell'associazione "L'Amicizia", che si occupa di integrazione, Marco Tezza, presidente della Ronda della carità di Verona, Margherita Anselmi, docente al Conservatorio di Trento, Lucia Chiarello, presidente dell'associazione "Cittadini del mondo, e molti altri.

L'affetto di Zevio e quella fine terribile

In tanti in paese, sin dalla scoperta del corpo del clochard carbonizzato in quell'auto, hanno ricordato la sua presenza discreta e mai invadente nella zona. Era benvoluto Ahmed. Sull'episodio grava però l'ombra di un disagio giovanile che potrebbe aver indotto i presunti colpevoli a compiere un gesto tanto irresponsabile quanto fatale per noia oppure semplicemente per "gioco". Un "gioco" finito davvero molto male.

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