Collettore del Garda, il Tar respinge il ricorso

La richiesta di Technital al Tribunale Regionale di Venezia dello scorso 9 gennaio è stato respinto. 

Collettore del Garda, il Tar respinge il ricorso
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Collettore del Garda, il Tar respinge il ricorso. La richiesta di Technital al Tribunale Regionale di Venezia dello scorso 9 gennaio è stata respinta.

L'udienza

Il Tribunale Amministrativo Regionale di Venezia, a seguito dell’udienza di merito che si è tenuta lo scorso 9 gennaio, ha respinto con sentenza le richieste, presentate da Technital Spa, di annullamento della gara di aggiudicazione del bando, per la progettazione definitiva del nuovo Collettare del Garda, e di risarcimento. Di contro, il Tar ha accolto integralmente le eccezioni di inammissibilità per carenza di interesse, visto il mancato superamento della “prova di resistenza”, presentate negli scritti difensivi di Azienda Gardesana Servizi.

Collettore: "un'opera troppo importante"

“La sentenza del Tar – sottolinea il presidente di AGS Angelo Cresco – è entrata nel merito dell’aggiudicazione del bando per la progettazione definitiva del nuovo Collettore e, anche questa volta, ci ha dato ragione. Ricordo che, in prima istanza, il Tar e poi anche il Consiglio di Stato avevano già respinto le richieste di sospensiva presentate da Technital. Siamo soddisfatti dell’esito della sentenza del Tar che conferma come l’operato della Commissione aggiudicatrice sia sempre stato corretto. Eravamo sempre stati convinti di questo e, non a caso, abbiamo deciso di proseguire nell’aggiudicazione del bando di progettazione perché il collettore è un’opera troppo importante per il lago di Garda. Perdere ulteriore tempo in diatribe legali sarebbe stato imperdonabile”.

Fine delle polemiche

“Come Responsabile unico del procedimento – conferma il direttore generale di AGS Carlo Alberto Voi – posso dire che la sentenza del Tar sgombera il campo da qualsiasi polemica, strumentale e non, sulla correttezza dell’esperimento del bando di gara per l’individuazione del Progettista. Ma ha anche un’altra valenza: aver proceduto con l’assegnazione dell’incarico di progettazione nella convinzione che l’interesse della collettività deve avere sempre la priorità sulle ‘beghe di bottega’ ci consente oggi di poter affermare che la ‘road map’ per l’elaborazione del Progetto definitivo che ci eravamo prefissati e che avevamo condiviso con AATO Veronese e con il Ministero dell’Ambiente è sostanzialmente rispettata fatto salvo qualche modesto ritardo dovuto al ricorso presentato da uno dei partecipanti. Conferma che abbiamo fatto bene a procedere con la road map della progettazione. Ora più che mai vogliamo realizzare l’opera nel rispetto delle tempistiche previste, recuperando anche il tempo perduto a causa dei ricorsi presentati”.

 

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