De Berti definisce la stortina come un patrimonio culturale e territoriale

L’assessore regionale torna alle origini e ricordare i saporti della sua terra.

De Berti definisce la stortina come un patrimonio culturale e territoriale
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De Berti definisce la stortina come un patrimonio culturale e territoriale.

De Berti in visita a Isola Rizza

L’assessore regionale Elisa De Berti,nata a Bovolone nel 1974 ed ex sindaco di Isola Rizza, torna alle origini, per assaggiare la
“stortina” e riassaporare i profumi della sua infanzia. Ospite di una puntata di “Ti porto io”, il progetto di cultura territoriale di Stefano Cantiero, l’assessore ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti si è immersa nei ricordi.

Un mare di ricordi per Elisa

La mente ritorna al passato e De Berti afferma: “I ricordi affondano le radici nei miei 12-13 anni, forse anche prima, ero alle elementari  quando mio papà terminava la lavorazione apriva una bottiglia di vino. Perché quello buono e una fetta di salame sono mai mancate a casa mia”. Uno degli ultimi pilastri della tradizione di questo insaccato è Emidio Bedendo, saggio cultore di macinato e budello.

L'importanza di mantere vive le tradizioni

“Quando non ci sarà più gente come Emidio sarà un problema – spiega De Berti – avremo dei ricordi più tristi, anche i miei figli non avranno ricordi così intensi. Queste erano tradizioni che arricchivano le nostre giornate, ma ce ne rendiamo conto adesso, allora era la normalità. La domenica lavorare il salame fatto in casa era la prassi. Il risotto col tastasal era sostituito raramente e solo con i tortellini in brodo di gallina, rigorosamente allevate in corte al polinar da mia mamma. Siamo di fronte a tutti gli effetti ad un patrimonio delle nostre tradizioni. Il mio papà individuava un posto per i salami e doveva essere sicuro perché andavano a ruba, davvero”.

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