Festa della donna 2019 quando l'inno parlava delle sorelle d'Italia

Lo hanno raccontato i militari agli studenti degli Angeli.

Festa della donna 2019 quando l'inno parlava delle sorelle d'Italia
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Festa della donna 2019 quando l'inno parlava delle sorelle d'Italia. Lo hanno raccontato i militari agli studenti degli Angeli.

Festa della donna 2019 quando l'inno parlava delle sorelle d'Italia

L’inno nazionale, inizialmente, rendeva omaggio anche al ruolo delle "sorelle" d’Italia. Scritti in una prima bozza, e poi spariti dalla versione definitiva, i versi “Tessete o fanciulle bandiere e coccarde, fan l’alme gagliarde, l’invito d’amor” parlavano al femminile. E nella Giornata internazionale della donna, il colonnello Cristiano Masciulli del Comfoter di Supporto l’ha voluto raccontare ai bambini dell’educandato Agli Angeli, che stamattina hanno "invaso" sala Gozzi.

"La canzone più importante"

Una settantina di ragazzi delle classi quinte hanno partecipato al sesto appuntamento di formazione civica, promosso dal Comune insieme al Comfoter di Supporto e all’Ufficio scolastico provinciale. Obiettivo dell’iniziativa, che si tiene il secondo venerdì del mese, è quello di promuovere tra i ragazzi l’identità nazionale e farne conoscere i simboli: inno e tricolore. E mentre scorrevano sullo schermo versi e note, 140 occhi spalancati seguivano parole e suoni del “Canto degli italiani”, quell’inno che solo dal 2017 è ufficialmente “la canzone più importante del nostro Paese”, ha spiegato Masciulli, grazie ad una legge dello Stato che l’ha definitivamente riconosciuta inno nazionale. È stato poi il maggiore Antonio Maria Mannella a raccontare l’origine e le metafore dei versi che rappresentano gli italiani, quei “fratelli” figli di una stessa patria. Così come la storia della bandiera. Simboli, oggi nazionali, nati dal patriottismo di giovani ventenni.

Alzabandiera

In sala anche il sindaco Federico Sboarina, che ha ricordato come “l’inno e la bandiera accomunino tutti gli italiani, dalle Alpi a Lampedusa. Nel passato, ma anche oggi nelle missioni di pace, tanti giovani mettono a rischio la propria vita per difendere i valori che questi simboli rappresentano. Amarli e rispettarli, significa amare e rispettare i nostri amici e le nostre famiglie”. Dopo l’incontro a Palazzo Barbieri, studenti e insegnanti, assieme al comandante del Comfoter di Supporto Giuseppenicola Tota e al presidente del Consiglio comunale Ciro Maschio, si sono riuniti in piazza Bra, per l’alzabandiera.

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