Festival della Dottrina Sociale della chiesa: “Il rischio della libertà”.

Al via l'ottava edizione, il video messaggio di Papa Francesco apre la serata inaugurale.

Festival della Dottrina Sociale della chiesa: “Il rischio della libertà”.
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Festival della Dottrina Sociale della chiesa. Al via l'ottava edizione, il video messaggio di Papa Francesco apre la serata inaugurale.

Molte le figure istituzionali attese

Prevista la partecipazione di Mons. Mario Toso, Vescovo di Faenza, di Luca Orlando, sindaco di Palermo, di Federico Sboarina, sindaco di Verona.
Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, celebrerà invece la messa conclusiva domenica mattina, nella Basilica di Santa Anastasia.

La libertà - politica, religiosa, individuale - , la giustizia, i giovani, l’economia: questi alcuni dei temi che verranno affrontati durante il festival.

Le parole del Santo Padre, in un videomessaggio, apriranno l’ottava edizione del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa, giovedì 22 novembre alle ore 20.30 nell’auditorium del Cattolica Center di Verona, in via Germania 33.

Le parole del Papa

Il messaggio di Papa Francesco darà ufficialmente il via alle quattro giornate di confronti, approfondimenti e dibattiti su mondo del lavoro, giovani, giustizia, economia, finanza e cultura. A seguire due relazioni inaugurali dalla forte apertura internazionale: la prima condotta da  Padre Ramzi Sidawi, Economo presso la Custodia di Terra Santache terrà un intervento dal titolo “Il difficile cammino verso la libertà e la pace: una lettura della situazione in Medio Oriente”; la seconda condotta da Mons. Gjergi Meta, Vescovo di Rrehshen (Albania)con un intervento dal titolo “Dal regime comunista alla libertà: il cammino dell’Albania”.
Questo quanto annunciato alla conferenza stampa di presentazione del festival che si è tenuta questa mattina in Comune a Verona, alla presenza del sindaco Federico SboarinaPaolo Bedoni, presidente Cattolica Assicurazioni; Mons. Adriano Vincenzi, coordinatore del festival; Jim Oleary, Bank of Labor (Kansas City – USA); Adriano Tomba, segretario generale Fondazione Cattolica; Marco Zappella, Comunità Cenacolo.

Un momento fondamentale

«Ricordo la prima edizione del Festival – ha sottolineato il sindaco Sboarina – quando ero ancora assessore. L’ho vissuto anche l’anno scorso e devo dire che in questi otto anni la manifestazione ha avuto una crescita esponenziale. È un momento fondamentale di confronto e di dibattito a cui partecipo molto volentieri. Faccio il mio grande in bocca al lupo agli organizzatori: sia per la qualità dei relatori, sia per la qualità del sito che ci ospita, sono convinto che sarà un successo, perché il confronto e il dialogo su temi socialmente rilevanti è già di per sé un successo».

Una grande opportunità

«È una grande opportunità per la città e per il Paese – ha poi evidenziato Paolo Bedoni, presidente di Cattolica Assicurazioni – perché tutta l’Italia è coinvolta nel Festival. Verona sente questa responsabilità e Cattolica fin dall’inizio ha creduto che potesse essere un’occasione straordinaria per applicare appieno i nostri riferimenti valoriali. Il tema di quest’anno ci darà l’opportunità di avere molti spunti di riflessione, che coinvolgono tutte le persone a prescindere dalla loro appartenenza. Io credo che la sfida del Festival sia quella di dare una prospettiva: c’è bisogno di costruire una visione, un modello di società sostenibile, che guarda ad un futuro in cui tutti possano giocare la loro partita e ognuno possa essere protagonista. Ecco perché Cattolica vede questa manifestazione come un investimento: non siamo solo uno sponsor, ci sentiamo chiamati a giocare in prima persona».

Il tema

“Il rischio della libertà” è il tema scelto per l’ottava edizione del festival, a sottolineare come oggi, in una società libera da schemi, individualista e priva di ogni senso di appartenenza, sia davvero difficile e rischioso perseguire la libertà vera, intesa come autodeterminazione, libertà di pensiero, di movimento, libertà di aprirsi e accogliere.

Servono persone libere per cambiare

«Se vogliamo cambiare davvero – ha sottolineato Mons. Adriano Vincenzi, coordinatore del Festival – c’è bisogno di persone libere. Significa abbandonare l’omologazione, il silenzio a cui siamo abituati, perché il tempo per far finta di niente è finito. L’omologazione è il risultato dell’assenza di libertà, del controllo del potere; mentre anche la natura è di per sé la casa della diversità, della pluralità. Il cambiamento sociale richiede nuove risposte, libere e creative, richiede attori in grado di muoversi senza che nessuno interferisca con la loro capacità operativa».

Tutela della dignità del lavoro

«Siamo onorati di essere per la prima volta al Festival della Dottrina Sociale della Chiesa – ha evidenziato Jim Oleary, della Bank of Labor-. Condividiamo gli obiettivi principali del Festival, come la tutela della dignità del lavoro e il rispetto dei diritti dei lavoratori, ma condividiamo anche la politica cooperativa del Gruppo Cattolica Assicurazioni. Per il futuro, stiamo valutando la possibilità di promuovere il Festival anche in America».

#Contagiamoci!

«Sottotraccia – ha poi aggiunto Adriano Tomba, segretario generale di Cattolica Assicurazioni – in questi sette anni, abbiamo incontrato moltissime persone che si sono messe in discussione interpellando la realtà nella quale operano e cercando soluzioni nuove, efficaci e sostenibili. Con #Contagiamoci! abbiamo fatto in modo che si conoscessero tra loro e questo progetto uscirà finalmente allo scoperto al Festival: avremo 291 persone che provengono da tutt’Italia e che si incontreranno per scambiarsi buone prassi e idee per lavorare assieme».

Tanti convegni e approfondimenti ma anche spazio allo spettacolo, sabato sera 24 novembre. «Siamo onorati di essere stati scelti tra moltissimi altri artisti, molto più bravi di noi – ha detto Marco Zappella, della Comunità Cenacolo –. “Seguimi” non è solo luci e spettacolo, ma è vita che era morta ed è risorta, scoprendo la libertà vera che viene dall’amare. Siamo 75 ragazzi provenienti da ogni parte del mondo: dalla strada, dal carcere, dalle tenebre, dalla mancanza di libertà e siamo testimoni che la vita è bella e va vissuta, abbracciata sin dal primo attimo ogni mattina».
 

La manifestazione si propone come laboratorio di idee e buone pratiche, promosse dagli stessi attori della vita sociale: imprenditori, avvocati, medici, operai, commercialisti, giovani, insegnanti.
Dagli incontri in calendario nascerà un’attenta analisi critica della società attuale e numerosi spunti su cui lavorare nel corso dell’intero anno: «In più situazioni si può dire che viviamo in un regime di libertà vigilata, non per questioni di ordine pubblico ma come estensione del potere dell’economia, della politica e della comunicazione» aggiunge Mons. Vincenzi.

Giunto quest’anno alla ottava edizione, il festival della dottrina sociale della Chiesa si conferma quindi come un’occasione speciale per creare e nutrire “relazioni” e per condividere esperienze che possono diventare “buone pratiche” a cui ricorrere nel quotidiano: «La libertà si vive nel presente ed è ricca di futuro, non possiamo possederla o privatizzarla perché è un bene per tutti. Nelle trame ordinarie della quotidianità con azioni e comportamenti ognuno di noi intesse la storia della sua libertà che è cammino e scoperta, lotta e compimento, diritto e dovere, coinvolgimento, relazionalità, condivisione. La libertà non ama le imitazioni, gli stereotipi e le finzioni: è fedele all’originalità e unicità di ognuno».
Main sponsor dell’ottavo Festival della DSC è il Gruppo Cattolica Assicurazioni. I soggetti promotori sono: Fondazione Segni Nuovi, Fondazione Cattolica Assicurazione, Circolo NOI Lievito, UCID, Coldiretti, Confcooperative, ACAI, Gruppi della Dottrina Sociale della Chiesa, Collegamento Sociale Cristiano, Movimento Studenti Cattolici.

Logistica

 

Quattro giorni di lavori all’interno del Cattolica Center, di via Germania 33, a Verona. La moderna struttura comprende sia gli auditorium per l’attività convegnistica, che gli spazi espositivi dedicati alle realtà no profit presenti al festival. Sono previsti anche aree ristoro, accoglienza e servizi per i visitatori.
La domenica mattina il festival si sposterà prima al Teatro Nuovo (in Piazza F. Viviani, 10), per l’incontro “Tre storie di donne libere”, un appuntamento in cui tre donne porteranno la loro testimonianza di coraggio e di ritrovata libertà a cui seguiranno le conclusioni di Mons. Vincenzi, e successivamente nella Basilica di Sant’Anastasia (in Piazza Santa Anastasia) per la messa celebrata da Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana.

I numeri del festival

 

Sono 20 mila le presenze previste nei 4 giorni di attività. Attesi molti giovani soprattutto il sabato per il doppio appuntamento prima con l’incontro dedicato alle professioni del futuro e poi con il musical “Seguimi” a cura della Comunità Cenacolo.
Più di 15 gli approfondimenti tematici in programma, tra convegni, incontri pubblici e tavole rotonde, a cui si aggiungono workshop, itinerari culturali nella città di Verona, incontri con l’autore. Venerdì sera alle 20,30 torna il “Premio Imprenditori per il bene comune”, un riconoscimento assegnato ad alcune realtà italiane che si sono distinte per il loro impegno in campo sociale. Il festival è realizzato grazie al prezioso contributo di più di 100 volontariche si impegnano per la buona riuscita dell’evento.

Temi e appuntamenti di rilievo

Dottrina sociale: una sfida sempre più internazionale

E’ sempre più internazionale il Festival della dottrina Sociale di Verona che quest’anno apre, giovedì 22 novembre alle 20.30, con ben due interventi che tratteranno il tema “Il rischio della libertà” da “due osservatori privilegiati”: il Medio Oriente, terra che vede la compresenza delle tre grandi religioni monoteiste della storia, con il contributo di Padre Ramzi Sidawi, Economo presso la Custodia di Terra Santa, e l’Albania, paese reduce dal comunismo, con un intervento di Mons. Gjergi Meta, Vescovo di Rrehshen.
Si volerà oltreoceano, negli Stati Uniti, sabato mattina, 24 novembre alle 10.30,  con la presenza di Jones Newton, presidente di Bank of Labor (Kansas City), nell’ambito dell’incontro dal titolo “La riforma delle banche di Credito Cooperativo e le ricadute sul territorio e sulle imprese”. Si parlerà poi di Africa con progetto KINGA Madagascar, sabato 24 novembre alle 10.30, nell’incontro “Africa e Italia: verso un nuovo rinascimento”.

#Contagiamoci!

Rappresenta probabilmente la novità più significativa all’interno dell’ottava edizione del Festival della dottrina Sociale. #Contagiamoci! è un network aperto e in costante crescita ed evoluzione, costituito da realtà di tutta Italia protagoniste nel settore del no profit che dal 2011, sulla base di progetti generativi, hanno dato vita ad imprese in grado di autosostenersi, di fare utili e di dare lavoro, in contesti sociali complessi e delicati. Si tratta di circa 130 realtà che, trovata la propria dimensione e indipendenza economica, si daranno appuntamento al festival DSC di Verona per scambiarsi non solo informazioni e sapere acquisito ma soprattutto per creare una rete effettiva che generi partnership e collaborazioni concrete. #Contagiamoci!, pazi ente lavoro di semina e di relazione coordinato da Fondazione Cattolica, si declina in cinque appuntamenti principali: venerdì 23 novembre  alle 15.00 con “Generativi di tutto il mondo: #Contagiamoci!”, il convegno che vede la partecipazione di Mauro Magatti, dell’Università Cattolica di Milano, e di Lorenzo Pilon, avvocato che ha contribuito a scrivere la legge sul Terzo settore, durante il quale saranno affrontati anche aspetti tecnici ed operativi per chi opera in questo ambito. Alle 17.00 sono invece in programma i 12 tavoli di approfondimento su temi che vanno dall’inclusione e accoglienza all’agricoltura biologica, dall’e-commerce alla sartoria sociale solo per citarne alcuni, durante i quali sarà possibile per i partecipanti confrontarsi e “contagiarsi”. Sempre venerdì alle 21.00 si terrà la serata dedicata al “Premio imprenditori per il Bene Comune” condotta dalla giornalista Mediaset Safiria Leccese.
Sabato 24 novembre invece alle 10.00 tornano i 12 tavoli di approfondimento mentre alle 15.00 avrà luogo la tavola rotonda “Con uno sguardo nuovo: esperienze di un rinascimento possibile” con la partecipazione di Marco Ottocento, Cooperativa Sociale Vale un Sogno; Giorgio Malaspina, Associazione Comunità Papa XXIII; Marco Sermarini, Fondatore Scuola Libera G.K. Chesterton; Carlo Milia, Cooperativa GEA Ambiente e Turismo, a cui seguiranno le conclusioni di Ivana Basile, dell’Associazione Nassigh per la cura di chi cura.

Giovani: spazio alle idee e al lavoro

Molta sarà anche quest’anno l’attenzione riservata ai giovani nelle quattro giornate di festival.
Venerdì 23 novembre alle 16.00  si terranno le Tavole pensanti ovvero un “Confronto trasversale di idee sul tema: territorio, imprenditoria ed inclusione sociale” durante le quali i ragazzi potranno confrontarsi direttamente con imprenditori, attivatori a facilitatori per favorire la nascita di relazioni, idee e progetti per il bene comune.

Di lavoro e digitale si parlerà invece sabato 24 novembre ore 17.30 con “#Digital: strumento di libertà sociale e innovazione imprenditoriale” assieme a Francesco Augurusa, social startupper e Presidente Virtual, un’occasione di incontro tra aziende e i nuovi professionisti del digitale.

Legalità: la via per la libertà

Si parlerà di legalità, di lotta alla mafia, alla criminalità e all’usura venerdì 23 novembre alle 17.00 con un incontro dal titolo “La legalità per essere liberi”.
Dopo i saluti di Luigi Gaetti, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno, parteciperanno Giuseppe Antoci, già Presidente del Parco dei Nebrodi; Paolo Borrometi, Presidente di Articolo 21, scrittore e giornalista che vive sotto scorta per le sue inchieste scomode, autore del libro “Un morto ogni tanto”; Domenico Cuttaia, Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura; Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico - Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie. L’incontro sarà moderato da Vincenzo Antonelli, docente Università Cattolica del Sacro Cuore.

Impresa e finanza

Si parlerà anche di impresa e finanza sabato 24 novembre alle 10.30 col convegno “La riforma delle Banche di Credito Cooperativo e le ricadute sul territorio e sulle imprese”. All’incontro parteciperanno Jones Newton, Presidente di Bank of Labor, Kansas City (USA), Amedeo Manzo, Presidente BCC Napoli, Augusto Dell’Erba, Presidente Federcasse, Valerio Onida, Ordine degli Avvocati di Milano, Luigi Sbarra, segretario generale Aggiunto CISL. Per le rappresentazione associative saranno presenti Roberto Moncalvo, Presidente Coldiretti; Riccardo Ghidella, Presidente Nazionale UCID; Carlo De Masi, Presidente Adiconsum. L’incontro sarà moderato da Flavio Piva, Presidente BCC di Verona.

Una rinnovata presenza in politica

Si sente sempre più la necessità di una rinnovata presenza in politica, in grado di rispondere alla necessità reali del Paese e della società. Se ne parla sabato 24 novembre alle 17 nella tavola rotonda “Ripensare il modo di essere presenti e di fare politica?” a cui prederanno parte Mons. Mario Toso, Vescovo di Faenza, Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e Federico Sboarina, sindaco di Verona.

Libertà da tutte le dipendenze con… la musica

Sabato sera 24 novembre alle 21 si terrà il musical “Seguimi” a cura della Comunità Cenacolo, uno spettacolo che racconta la vita di Gesù attraverso la musica e che vede come interpreti ragazzi che hanno vinto la loro battaglia contro la droga, l’alcol e ogni tipo di dipendenza. Testimonianza quanto mai attuale visti i recenti casi di giovanissimi che invece, caduti nel tunnel delle sostanze, sono rimasti vittima di droga e di violenza.

Storie di donne libere

Si parlerà in più occasioni quest’anno anche di donne che hanno lottato per la libertà e vinto la loro battaglia. Sabato 24 novembre alle 17.00 col mediometraggio “Adele e il lupo” di Nello Colombo, si affronterà il difficile tema della violenza sulle donne. Il film, che ha visto la partecipazione di 130 studenti delle scuole superiori di Sondrio, è tratto da una storia vera e riguarda ragazzi alla soglia della maturità.
Intenso e molto forte sarà poi il talk show in calendario domenica mattina alle 10.00 al Teatro Nuovo (in piazza Viviani, 10), dal titolo “Tre storie di donne libere”. Vi parteciperanno Ingrid Cicolari con “Riscattare la vita: un percorso di libertà dopo l’esperienza del carcere”; Vanna Pironato e Alberto Tagliaferro con “Dalla vita negata alla vita accolta”; Mara Lacopo “Dal silenzio al coraggio di denunciare la violenza subita”.

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