I bergamaschi fratelli Cerea battono Cracco nella classifica degli chef

Cracco in terza posizione, Cannavacciuolo solo sesto.

I bergamaschi fratelli Cerea battono Cracco nella classifica degli chef
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I bergamaschi fratelli Cerea battono Cracco nella classifica degli chef. Cracco in terza posizione, Cannavacciuolo solo sesto.

I Fratelli Cerea sono i più ricchi chef italiani

Sono i titolari del famosissimo ristorante “Da Vittorio” a Brusaporto (nella foto) , locale da tre stelle Michelin. Ma anche del “Relais La Dimora” e della pasticceria “Cavour”, oltre che di diversi ristoranti all’estero. I due bergamaschi possiedono anche un’azienda di catering famosa in tutto il mondo, la “Vi.co.ok”. In occasione della visita in Italia di Barack Obama sono stati proprio loro a cucinare per l’allora presidente degli Stati Uniti. Con tutte le loro attività i Fratelli Cerea si sono aggiudicati il primo posto nella classifica degli chef più ricchi d’Italia stilata da FoodCommunity sulla base dei dati 2015. Il complesso delle aziende di ristorazione dei due bergamaschi può infatti vantare un fatturato sopra ai 15 milioni di euro.

Cracco in terza posizione, Cannavacciuolo solo sesto

A sorpresa gli inflessibili giudici di Masterchef Italia non sono esattamente in testa. E se il milanese Carlo Cracco con i suoi 7 milioni e mezzo di fatturato si conquista la medaglia di bronzo subito sotto ai fratelli veneti Alajamo (11milioni) Cannavacciuolo è “solo” in sesta posizione.

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Prima di lui si posizionano Giancarlo Perbellini, di Verona, con 6 milioni di fatturato e Andrea Berton, friulano che ha recentemente aperto un ristorante (stellato, ovviamente) sul lago di Como e che fattura ogni anno 5,4 milioni .

Antonino Cannavacciuolo con il suo ristorante a Orta San Giulio, i libri e i programmi Tv, fattura 5,2 milioni all’anno, poco più di Massimo Bottura. Il modenese considerato il migliore chef al mondo nel 2016 (seconda posizione per lui nel 2017) ha introiti per 4,9 milioni.

In coda alla classifica compaiono invece l’abruzzese Nico Romito (3,7 milioni), il toscano Enrico Bertolini (2,7 milioni) e il celebre “salumiere del mare” Moreno Cedroni, che con i suoi ristoranti e la salumeria ittica a Senigallia, nelle marche, rientra in classifica al decimo posto con 2,6 milioni di fatturato.

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