Omicidio di Trissino, il movente forse un vecchio debito

Iniziano a delinearsi i contorni della tragica vicenda avvenuta ieri in cui ha perso la vita Enrico Faggion, residente a San Martino Buon Albergo

Omicidio di Trissino, il movente forse un vecchio debito
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Omicidio di Trissino, il movente forse un vecchio debito.

Il possibile movente

Sarebbe stato un vecchio debito il movente dell'omicidio di Enrico Faggion, 39enne residente a San Martino Buon Albergo. Iniziano a delinearsi, infatti, le prime ipotesi sul gesto compiuto ieri a Trissino, in provincia di Vicenza, da Giancarlo Rigon (di cui vi abbiamo parlato QUI).

La rapina

Il tutto risale al lontano 2005, quando la sera dell'8 marzo avvenne una violenta rapina a Castelgomberto ai danni della gioielleria di proprietà della famiglia Faggion. La banda armata fece incetta di oro e preziosi per un valore superiore a 100.000 euro. Nonostante i componenti della gang fossero poi stati arrestati, del bottino non si è più saputo nulla.

Risarcimento

Le vittime furono risarcite dall'assicurazione, ma Giancarlo Rigon, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe fatto presente che parte della refurtiva era stata data da lui in conto visione alla gioielleria e, pertanto, gli sarebbe spettato, secondo la sua versione, parte del risarcimento.

L'omicidio

Dopo 13 anni di attesa, ieri la decisione di procedere con il folle e disperato gesto. Prima ha sparato al 39enne Enrico Faggion, uccidendolo, poi si è tolto la vita.

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