Pass disabili fantasma: 1.700 in circolo ma i titolari sono morti

Il Comune lancia la campagna "Ritorna il pass". Previsti controlli a domicilio.

Pass disabili fantasma: 1.700 in circolo ma i titolari sono morti
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Pass disabili fantasma: 1.700 in circolo ma i titolari sono morti. Il Comune lancia la campagna "Ritorna il pass". Previsti controlli a domicilio.

Pass disabili fantasma: 1.700 in circolo ma i titolari sono morti

Sono 1.738 i pass disabili intestati a cittadini veronesi deceduti, mai restituiti. Permessi che sono quindi detenuti in modo illegittimo dai familiari o dai parenti e che spesso li usano illegalmente per parcheggiare gratuitamente e facilmente. Un numero davvero importante, tanto più se raffrontato al totale degli stalli riservati ai disabili presenti in città, che sono 1.576. Un fenomeno preoccupante, che denota mancanza di senso civico ma anche di rispetto per quelle persone che, per vari motivi, hanno realmente diritto al pass disabili e ai vantaggi ad esso legati in tema di circolazione stradale e sosta.

"Ritorna il pass"

Per porre fine una volta per tutte a questo tipo di abuso, l’Amministrazione insieme al Comando della Polizia municipale, lancia la campagna di sensibilizzazione “Ritorna il pass”, un appello a restituire il pass disabile delle persone decedute all’ente che lo ha rilasciato. Tempo qualche settimana, e da marzo inizieranno i controlli e le verifiche sul posto, ovvero sotto casa di chi, il pass, lo utilizza senza averne diritto. Grazie al Centro elaborazione dati del Comune, infatti, la Polizia municipale è in possesso dell’elenco completo degli intestatari di pass disabili deceduti e non restituiti, elenco che verrà distribuito tra gli agenti che si recheranno sul tutto il territorio comunale per la restituzione del documento. Si parte con l’informazione e l’appello ai cittadini. Dopodiché si passa alla fase repressiva. E’ questo il messaggio lanciato dall’assessore alla Sicurezza Daniele Polato che, insieme al Comandante Luigi Altamura, ha illustrato il bilancio 2018 contro l’abuso dei pass disabili.

Ecco gli abusi del 2018

L’uso del permesso intestato ad un defunto è, infatti, solo uno dei casi di utilizzo illecito, quotidianamente accertati dai controlli degli agenti. Lo studente che parcheggia vicino all’Università con pass del padre; il professionista che usa quello della zia per parcheggiare in centro; la signora che entra in Ztl con pass della madre defunta, dichiarando invece che ha accompagnato la mamma ad un centro medico; l’immancabile ingresso in Ztl per gli acquisiti natalizi; l’auto straniera con il pass disabile rilasciato da un piccolo Comune della provincia. I numeri parlano da soli. Nel 2018 sono stati controllati 6.016 pass disabili: 77 quelli ritirati, 32 usati indebitamente con il titolare non a bordo (31 nel 2013), 11 pass scaduti (22 nel 2013), 6 intestati a deceduti (42 nel 2013), 10 pass falsificati in modo grossolano (4 nel 2013), 1 sola persona denunciata per uso di pass falso (14 nel 2013).

Fenomeno in calo

Il raffronto con il passato dimostra l’attenuarsi del fenomeno, anche grazie all’incessante attività degli agenti della Polizia municipale, aiutati in questo anche da tecnologie all’avanguardia come il sistema Giano, e dalle sentenze di condanna emesse dal Tribunale in materia di uso improprio del pass disabili. Il 2019 è iniziato con controlli a tappeto e ben 295 notifiche, con il record registrato durante la recente fiera di MotorBike Expo: ben 12 i permessi ritirati, di cui 10 per uso indebito e 2 perché in fotocopia. E proseguiranno nei prossimi mesi, con l’ausilio anche dei 20 accertatori della sosta di Amt, che dovranno segnalare alla municipale la presenza di pass scaduti o intestati a persone defunte.

L'assessore Polato

“E’ per noi inaccettabile che ad oggi ci siano quasi 2 mila persone che non hanno restituito i permessi non avendone più titolo – afferma Polato - come è inaccettabile che ancora oggi ci siano persone, tra cui anche giovani, che usano i pass per comodità, per non fare strada a piedi o per non pagare la sosta. Su questo useremo il pugno di ferro. Il messaggio che vogliamo dare è che Verona cresce nel momento in cui cresce il suo senso civico, partiamo con la campagna di informazione e sensibilizzazione, dopodiché scatteranno i controlli a domicilio. Per l’Amministrazione è prioritario garantire i servizi a coloro che sono meno fortunati. Ma anche dotare la città di strutture adeguate alle esigenze, anche in termini di stalli e posti auto riservati”.

Il comandante Altamura

“Se da un lato c’è soddisfazione nel constatare che in città il numero di persone che usa pass disabili falsi è crollato – aggiunge Altamura -, dall’altro c’è però amarezza nel notare il numero di persone che ancora non ha restituito il pass disabili intestato a deceduti. Invitiamo a farlo nel più breve tempo possibile, contattando gli uffici dell’Anagrafe o il Comando, prima che gli agenti intervengano come richiesto dall’Amministrazione. Chi usa il pass per non pagare la sosta, oltre a danneggiare chi ne ha veramente diritto, crea un danno erariale al Comune. Ricordo inoltre che grazie al sistema tecnologico Giano, tutte le informazioni e i dati dell’auto arrivano subito alla Centrale operativa della Polizia, compresi quelli del pass disabili”. In città sono 10.630 i pass invalidi registrati su Citypass per l’accesso alla Ztl e alle corsie preferenziali. Il dato si riferisce ai residenti nel Comune di Verona.

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