Pfas: non è stata accettata la proposta di porre limiti a zero

Mamme NoPfas non soddisfatte dal Parlamento Europeo a Strasburgo, dopo la votazione sulla rifusione della Direttiva sull'acqua destinata al consumo umano.

Pfas: non è stata accettata la proposta di porre limiti a zero
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Pfas: non è stata accettata la proposta di porre limiti a zero. Mamme NoPfas non soddisfatte dal Parlamento Europeo a Strasburgo, dopo la votazione sulla rifusione della Direttiva sull'acqua destinata al consumo umano.

Il diniego

Per quanto riguarda i Pfas, non è stata accettata la proposta di porre limiti pari e neppure il più vicino allo Zero. I limiti fissati, solo per i Pfas a catena lunga, sono: 100 ng/L per ogni singolo Pfas e 500 ng/L per la somma di tutti i Pfas. Purtroppo non sono stati fissati limiti per i Pfas a catena corta, quelli tuttora in produzione e più difficili da bloccare con i filtri utilizzati dagli acquedotti. È stata però accolta la proposta presentata dal gruppo GUE/NGL, su indicazioni di Laura Facciolo del Comitato Zeropfas Montagnana, che esprime la necessità di aggiornare regolarmente l'analisi del "rischio" man mano che vengono scoperte nuove sostanze contaminanti nell'acqua.

Acqua come diritto universale

Altra nota positiva: gli Stati membri dovranno garantire l'accesso all'acqua come diritto universale. Viene così finalmente recepita la richiesta firmata da oltre 2 milioni di cittadini europei con la petizione Right2Water. Tuttavia vengono demandate ai singoli Stati le modalità perché questo diritto sia garantito.

L'informazione continua

Le Mamme NoPfas sono state accompagnate da Eleonora Forenza e Roberto Lopriore (gruppo GUE/NGL), Eleonora Evi e Marco Zullo (gruppo EFDD), Damiano Zoffoli (gruppo S&D). Era presente con loro anche la consigliera veneta Cristina Guarda. «La strada è ancora lunga – concludono le Mamme – ma continueremo ad informare e stimolare i parlamentari perché abbiamo avuto l'impressione che ci sia ancora tanta disinformazione sulla pericolosità dei Pfas».
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