Proseguono i controlli sulle strutture ricettive a Lazise

Sono ben dieci le strutture ad oggi rilevate totalmente abusive.

Proseguono i controlli sulle strutture ricettive a Lazise
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Proseguono i controlli sulle strutture ricettive a Lazise.

Proseguono i controlli sulle strutture ricettive a Lazise

Nonostante sia conclusa la stagione estiva, i flussi turistici a Lazise continuano ad essere importanti anche in occasione delle festività natalizie. Il personale della Polizia Locale quindi continua anche in questi giorni ad effettuare i controlli sulle diverse strutture ricettive che offrono i propri servizi sul territorio, anche alla luce della nuova normativa adottata dalla Regione Veneto. In particolar modo – anche a seguito di esposti fatti dalle associazioni di categoria – gli accertamenti si sono concentrati sulle strutture ricettive extralberghiere. Anche a Lazise, infatti, il fenomeno delle locazioni turistiche è in continuo aumento, basti pensare che sul territorio comunale sono circa 300 le realtà registrate. L'attività di controllo della Polizia Locale si fonda soprattutto sul controllo degli annunci sul web dove vengono pubblicizzate le strutture. Un apposito programma associa e geolocalizza le strutture che si pubblicizzano su tutti i principali portali nazionali ed anche esteri. Diverse agenzie, infatti, pubblicizzano e vendono pacchetti turistici esitando i loro servizi esclusivamente su portali esteri, soprattutto tedeschi.

Vengono incrociati i dati relativi all’imposta di soggiorno

Individuata la struttura pubblicizzata vengono incrociati i dati relativi all’imposta di soggiorno ed alla eventuale registrazione con codice identificativo nel portale regionale dedicato. Recentemente, infatti, i locatori turistici devono esporre un codice identificativo dell’alloggio in locazione turistica, con le modalità e i tempi indicati nel Regolamento regionale di attuazione dell’articolo 27 bis della legge regionale n. 11 del 2013, pubblicato nel BUR il 20/09/2019. “Dal 19 novembre scorso, data di entrata in vigore del Regolamento regionale n.2/2019, il codice identificativo rilasciato dalla Regione ed assegnato dalla relativa procedura telematica deve essere indicato nelle parti informative relative all’alloggio presenti sulle piattaforme digitali o sui siti internet di prenotazione ricettiva, e deve essere esposto su una targa affissa in modo ben visibile all’ingresso esterno dell’edificio che comprende l’alloggio. Una disposizione importante che ci consente un immediato primo controllo sulla regolarità dell’attività” Vengono analizzati inoltre tutti gli altri dati rilevanti al fine di poter avere elementi oggettivi circa la corrispondenza dei dati delle presenze dichiarati e l’effettiva consistenza dei servizi turistici effettuati: comunicazione transiti in ZTL, consumi delle forniture di singoli immobili, e quanto altro possa essere utile ad accertare l’abusivismo “Talvolta gli accertamenti nascono da controlli fortuiti. Ad esempio da alcuni accertamenti di conferimento non regolare dei rifiuti urbani, in tre occasioni ignari turisti hanno fornito tutte le informazioni sull’alloggio locato che è risultato irregolare e totalmente sconosciuto al comune. In altra occasione un transito irregolare all’interno della ZTL ha condotto gli agenti direttamente all’appartamento, in pieno centro, abusivamente locato a fini turistici” La stima delle strutture pubblicizzate sui portali internet è di circa 650 unità a fronte delle 300 registrate e su queste si sta concentrando l’attività di controllo. Le violazioni accertate ad oggi sono varie: in tre occasioni sono state denunciate penalmente violazioni ai vincoli paesaggistici per realizzazione di strutture a servizio dei turisti (piscine, idromassaggi all’aperto, verande). Una decina le violazioni inerenti irregolarità circa il servizio di conferimento dei rifiuti (abitazioni di apparenti residenti risultavano infatti struttura ricettiva e quindi attività imprenditoriale soggetta a diversa tassazione). Dieci le strutture ad oggi rilevate totalmente abusive mentre sono in corso gli accertamenti sull’adeguamento alle nuove disposizioni regionali.

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