Sport da combattimento nelle scuole venete

Saranno presenti nella proposta educativa delle Giornate dello sport, entrate a far parte del calendario scolastico della Regione Veneto.

Sport da combattimento nelle scuole venete
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Sport da combattimento nelle scuole venete. Saranno presenti nella proposta educativa delle Giornate dello sport, entrate a far parte del calendario scolastico della Regione Veneto.

Sport da combattimento nelle scuole venete

Anche gli sport di lotta e combattimento saranno presenti nella proposta educativa delle Giornate dello sport, entrate a far parte per il terzo anno consecutivo del calendario scolastico della Regione Veneto. Lo ha ribadito l’assessore all’istruzione e alla formazione della Regione Veneto, Elena Donazzan, in vista dell’ormai prossima edizione delle Giornate in programma dal 4 al 6 marzo prossimi, partecipando a San Bonifacio alle premiazioni dei giovanissimi atleti dei Campionati nazionali assoluti degli sport da combattimento sportivo.

L'evento di San Bonifacio

Al Palaferroli di San Bonifacio la Kombat League, presieduta da Max Baggio e che rappresenta 350 società sportive e 15 mila tesserati, ha promosso per il quindicesimo anno consecutivo i campionati nazionali assoluti degli sport da combattimento sportivo (dalle arti marziali tradizionali alle più moderne forme di combattimento come Kickboxing e Mma, cioè Mixed Martial Arts in uso tra le forze di polizia) che hanno visto 542 atleti di 87 società provenienti da tutta Italia cimentarsi in una cinquantina di gare.

"Aiutano la disciplina e l'autostima"

“Ho fortemente sostenuto il coinvolgimento degli sport cosiddetti ‘di contatto’ nel programma educativo delle Giornate dello sport – rimarca l’assessore del Veneto - perché aiutano nell’autodisciplina, nella stima di sé, nel controllo della paura e nell’educazione al coraggio e al rispetto dell’avversario. Vedere questi giovani atleti che con forza d’animo, si confrontano con altri giovani atleti senza aggressività è un bell’esempio di come sia possibile rendere più forti e consapevoli i nostri ragazzi, troppo spesso chiusi nella finzione irreale dei videogiochi. Fatica e sacrificio rendono consapevoli dello sforzo e aiutano ad acquisire consapevolezza sia dei propri limiti sia delle proprie capacità e potenzialità”.

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