Vaccini in gravidanza, ecco perché sono importanti per madri e figli

A Verona un convegno sulla loro importanza per prevenire da gravi patologie infettive in ogni fase della vita.

Vaccini in gravidanza, ecco perché sono importanti per madri e figli
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Nel pomeriggio di oggi, 9 novembre, presso la sala convegni della Banca Popolare di Verona, in occasione della giornata di formazione "Lo dici tu alla mamma? Update sulle vaccinazioni in gravidanza", iniziativa patrocinata dall'Ulss 9 Scaligera, si è discusso di uno strumento di prevenzione per la salute della mamma e il bambino in genere trascurato: le vaccinazioni in gravidanza.

Importanza delle vaccinazioni come strumento di prevenzione

Il ministero della salute sottolinea l'importanza della vaccinazioni come strumento di prevenzione da gravi patologie infettive in ogni fase della vita. In particolare, con la circolare del 7 agosto 2018, si ribadisce l'importanza per la promozione della salute femminile in età fertile, in previsione e durante la gravidanza, con l'obiettivo di proteggere la donna e il nascituro da alcune malattie attraverso specifici vaccini.

Raccomandazioni del Piano Nazionale Vaccini

Nel corso dell'incontro sono state illustrate le raccomandazioni del Piano Nazionale Vaccini inerenti le vaccinazioni in gravidanza. Una dose di richiamo contro difterite - tetano - pertosse (dTpa) è raccomandata durante il terzo trimestre di gravidanza, preferibilmente alla 28esima settimana di gestazione, al fine di consentire alla gestante la produzione di anticorpi sufficienti e il conseguente passaggio transplacentare in grado di proteggere il neonato dalla pertosse nei primi mesi di vita. Tale vaccinazione è raccomandata a ogni gravidanza, in considerazione del fatto che gli anticorpi anti-pertosse si riducono progressivamente con il passare del tempo. Il vaccino dPta si è dimostrato sicuro sia per la donna che per il feto.

La vaccinazione anti-influenzale

La vaccinazione anti-influenzale è invece raccomandata e offerta gratuitamente alle donne che, all'inizio della stagione epidemica, si trovano al secondo/terzo trimestre di gravidanza. Infatti l'influenza stagionale aumenta il rischio di ospedalizzazione materna, prematurità, parto cesareo, distress fetale, basso peso alla nascita, interruzione di gravidanza e il rischio di malattia severa e complicanze ai neonati al di sotto dei sei mesi di vita, per i quali non esiste ancora un vaccino. La vaccinazione in gravidanza ha un effetto protettivo sui neonati attraverso il passaggio transplacentare di anticorpi protettivi dalla mamma.

I commenti

Da parte del direttore Signorelli è stato sottolineato che: "È importante essere sempre molto attivi come operatori sanitari, essere a conoscenza delle tante bufale che girano sul web per poter dare risposte concrete ai pazienti". Maggiolo ha dichiarato: "La giornata prende spunto da un pediatra che ha visto morire di pertosse un suo piccolo paziente che non era stato vaccinato. Bisogna capire che la gravidanza non è una malattia. La donna può essere vaccinata , anzi è necessario per salvaguardare la sua salute e quella del nascituro. È importante che i medici parlino con le pazienti , che diano maggiori informazioni"

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