West Nile confermato un caso di contagio ad Arcole

La persona in questione è un cinquantenne residente in via Salvo D'Acquisto. "Dopo il ricovero all'ospedale di San Bonifacio ora è stato dimesso", ha spiegato il sindaco Alessandro Ceretta.

West Nile confermato un caso di contagio ad Arcole
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West Nile, il virus trasmesso dalle punture di zanzara, soprattutto del genere Culex, torna a colpire l'Est Veronese. E' di pochi istanti fa la conferma di un caso di contagio nel Comune di Arcole.

West Nile, contagiato un 50enne di Arcole

Si tratta di un uomo sulla cinquantina che si era presentato all'ospedale Fracastoro di San Bonifacio con i sintomi tipici della febbre del Nilo: febbre alta, forti mal di testa e debolezza muscolare dopo gli accertamenti del caso la diagnosi non ha lasciato dubbi. L'uomo, residente in via Salvo D'Acquisto, nella frazione di Gazzolo è stato curato dai sanitari del nosocomio sambonifacese ed è stato dimesso nei giorni scorsi.

Lunedì disinfestazione straordinaria

“Premesso che non sappiamo dove sia avvenuto il contagio perché al momento noi non sappiamo se la persona è sempre stata in paese o si è spostata anche nei paesi limitrofi negli ultimi 15 giorni (l'incubazione varia da 2 ai 15 giorni) - spiega il sindaco Alessandro Ceretta - provvederemo alla disinfestazione straordinaria di larvicida e adulticida nel raggio di 200 metri dell'abitazione come da protocollo nella giornata di lunedì 3 settembre dalle 9 alle 18 circa. Condizioni meteo permettendo. Abbiamo fatto tutto quanto possibile per ridurre al massimo il rischio cercando di combattere la proliferazione delle zanzare. Continueremo a monitorare la situazione e auguriamo alla persona colpita dal virus una pronta guarigione”.

132 i casi accertati dalla Regione

Appena qualche giorno fa il Comune di Arcole si era attivato con un intervento di disinfestazione straordinaria a fronte di un caso di contagio rilevato la scorsa settimana a San Bonifacio. Secondo l'ultimo bollettino diffuso dalla Regione Veneto i casi accertati sino ad oggi sono 132  dei quali 41 nella forma neuroinvasiva con sei decessi tutti avvenuti in persone anziane o con gravi patologie pregresse.

 

 

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