Batterio killer in Veneto, ma Verona sembra al sicuro

L'infezione è da Mycobacterium Chimaera, un batterio annidato nel serbatoio d’acqua di un macchinario usato in cardiochirurgia.

Batterio killer in Veneto, ma Verona sembra al sicuro
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Batterio killer, l'Azienda Zero ha deciso di inviare gli ispettori nelle cinque cardiochirurgie della Regione Veneto per acquisire le cartelle cliniche dei pazienti che hanno subito un intervento a cuore aperto dal 2010 al 2018.

I casi di infezione potrebbero essere centinaia

Si presume, infatti, che potrebbero esserci centinaia di casi di infezione da Mycobacterium Chimaera, batterio che si è annidato nel serbatoio dell'acqua di un macchinario utilizzato per riscaldare e raffreddare il sangue del paziente operato a cuore aperto e sottoposto a circolazione extracorporea. Il macchinario in questione è il LivaNova Stockert 3T prodotto dalla LivaNova Deutschland GmbH.

Sei morti in Veneto

Fino ad ora, in Veneto, si sono registrati 18 casi di persone infettate dal batterio, di cui sei sono decedute; ben quattro a Vicenza e uno rispettivamente a Padova e a Treviso. Al momento pare che non si siano registrate contaminazioni a Verona, dal momento che l'azienda ospedaliera non ha usato il LivaNova Stockert 3T,  poiché aveva acquistato un altro macchinario, di fabbricazione giapponese.

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