Coppia dello stupro di Verona, c'è la terza vittima FOTO e VIDEO

Emerso un terzo video pieno di violenze. Gli investigatori temono vi siano altre donne e lanciano un appello: "Denunciate".

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Coppia dello stupro di Verona, c'è la terza vittima. Emerso un terzo video pieno di violenze. Gli investigatori temono vi siano altre donne e lanciano un appello: "Denunciate".

Coppia dello stupro di Verona, c'è la terza vittima

C'è una terza vittima. C'è almeno una terza vittima. Una giovane donna, contattata da Mirko Altimari tramite i social, con il pretesto di un lavoro, sempre come baby sitter. Poi caricata in auto, portata sempre nello stesso campo di Poiano e lì abusata. Le prove di quella violenza sessuale erano, ancora una volta, nel telefonino dell'uomo, che anche questa volta aveva ripreso tutto: prima gli schiaffi e le ingiurie, nonché le minacce, poi, dopo averla fatta denudare e averla costretta a stare in verticale appoggiata ad un albero, aveva registrato anche la costrizione al sesso orale in quell'assurda posizione.

Lei è la prima vittima

Anche se l'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita ieri nei confronti di Altimari, già ristretto a Trento, la violenza in oggetto risale al 28 dicembre, e al momento si tratta della prima vittima in ordine temporale. In questo caso le accuse sono solo a carico dell'uomo in quanto la compagna 28enne, Giulia Buccaro, agli arresti a Montorio, nelle immagini di quel video non compare mai.

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Coppia dello stupro di Verona, c'è la terza vittima
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Coppia dello stupro di Verona, c'è la terza vittima

Le altre violenze

Le altre due violenze erano state portate a termine a gennaio, l'11 e il 12. In quel caso una delle vittime, una ventenne, adescata con la scusa del lavoro da baby sitter dalla Buccaro, poi portata in un campo e abusata dall'uomo, aveva trovato il coraggio di denunciare nonostante le minacce di Altimari di diffondere i filmati. E il suo arresto aveva portato gli investigatori a mettere le mani sul cellulare dell'orrore, all'interno del quale vi era anche il secondo episodio, terzo in ordine temporale: in questo caso la vittima, altra giovane donna, era stata costretta a denudarsi, a bere vodka, a camminare a quattro zampe mentre veniva bruciata con delle sigarette ed era stata violentata da entrambi.

L'appello della Polizia: "Denunciate"

"Non possiamo escludere che non vi siano altre vittime che però non sono state riprese durante le violenze. Vista la serialità dei fatti l'appello che rivolgiamo alle eventuali altre donne vittime della coppia o solo dell'uomo è di venire in Questura a denunciare tutto" ha detto Roberto Di Benedetto, capo della Squadra Mobile. Sono emersi, infatti, altri contatti tra Altimari e altre donne, effettuati sempre tramite gli stessi canali, di cui però non si conosce ancora l'esito. Ai due sono contestati i reati di sequestro di persona, tortura, violenza sessuale di gruppo e violenza privata.

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