In manette topo d'appartamento a Verona

L'uomo è stato sorpreso dal cognato della proprietaria di casa.

In manette topo d'appartamento a Verona
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In manette topo d'appartamento a Verona.

Arrestato un cinquantenne

Si era intrufolato in un’abitazione di via Legnago Dalla Mura Bosio Stefano, il cinquantenne veronese che, nel pomeriggio di ieri, è stato arrestato dagli agenti delle Volanti della Questura di Verona con l’accusa di tentato furto in abitazione.

Sorpreso dal cognato della proprietaria di casa

L’uomo, sorpreso “con le mani nel sacco” dal cognato della proprietaria di casa, che casualmente transitava in zona, si era già impossessato di un portafoglio contenente 150 euro in contanti, di una carta bancomat e di un telefono cellulare. Fortunatamente le sue intenzioni criminose sono state bloccate dall’intervento degli uomini della Polizia di Stato che, anche grazie alla celere segnalazione del cittadino, hanno preso in consegna il ladro.

I sospetti

La richiesta di intervento, pervenuta alla Centrale Operativa della Questura di Verona poco prima delle 14.00, era correlata dalla segnalazione di un intruso all’interno di un’abitazione che il denunciante dichiarava essere di proprietà della cognata. L’uomo, insospettito dall’aver trovato spalancato il cancello di accesso al cortile, si era diretto verso l’entrata sul retro della casa, anch’essa aperta.

L'arrivo della polizia

Sportosi all’interno dell’uscio aveva immediatamente individuato un estraneo intento a frugare all’interno di una borsa e con in mano diversi oggetti appartenenti alla moglie del fratello. Visto quanto stava accadendo, il segnalante ha impedito all’intruso di andarsene e ha contattato la Polizia che è immediatamente intervenuta e ha proceduto all’arresto in flagranza del malvivente.

La pena

Trattenuto, su disposizione del Pubblico Ministero nelle camere di sicurezza della Questura, Dalla Mura Bosio, con a carico diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio, è comparso questa mattina davanti al giudice che, in sede di rito direttissimo, previa convalida dell’arresto, ha condannato l’imputato a 1 anno di reclusione e 500 euro di multa.

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