Maltempo: continua la conta dei danni e degli interventi

In via Cozzi è stato messo in sicurezza il torrente Quinzano.

Maltempo: continua la conta dei danni e degli interventi
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Maltempo: continua la conta dei danni e degli interventi. In via Cozzi è stato messo in sicurezza il torrente Quinzano.

Il sopralluogo post nubifragio

In settimana sono iniziati gli interventi per la sistemazione dell’alveo del torrente Quinzano. La panoramica su via Cozzi, dopo i danni provocati dal nubifragio del 1° settembre. Gli assessori alle Strade Marco Padovani e alla Protezione Civile Daniele Polato si sono recati in sopralluogo per verificare l’andamento dei lavori. Il costo complessivo dell'intervento è di 25 mila euro.

Grosse criticità per i residenti

“La forza dirompente dell’acqua ha creato aperture e buche profonde nel letto del torrente - ha spiegato l'assessore Padovani -. L’amministrazione, come promesso, è intervenuta in tempi rapidissimi per avviare le opere di ripristino e per mettere in sicurezza l’alveo. Lo stesso si trova a ridosso del progno, dove sorgono alcune abitazioni. Da parte nostra era importante mostrare la vicinanza dell’amministrazione a queste famiglie che hanno dovuto fare i conti con una simile criticità”.

Creare un'alternativa

Il sopralluogo è stato importante anche per verificare la possibilità di aprire una via alternativa a quella utilizzata fino ad ora, cioè una vera strada che sia in grado di garantire l’accesso alle abitazioni che stanno oltre il torrente durante tutto l’anno. “Con i tecnici stiamo studiando la soluzione migliore in modo da sanare una situazione che si trascina ormai da decenni” ha confermato Padovani.

Lo stato di crisi

Il presidente della Regione Luca Zaia ha firmato la richiesta dello stato di crisi, la volontà è quella di avviare un progetto di consolidamento dell’alveo del torrente in collaborazione con il Genio civile.

Verifiche con il Genio Civile

“Verificheremo, attraverso la Protezione civile se c’è disponibilità di fondi da impiegare nel consolidamento del letto del torrente, per evitare che in caso di forti eventi atmosferici si ripetano simili danni” ha concluso Padovani.

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