Per salvare il piccolo Alessandro si sono mobilitati in migliaia in tutta Italia

Code in tantissime città, da nord a sud, per diventare donatori di midollo osseo, nella speranza che si trovi qualcuno compatibile.

Per salvare il piccolo Alessandro si sono mobilitati in migliaia in tutta Italia
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Una vera e propria corsa contro il tempo. Già, perché rimangono poche settimane a disposizione per salvare la vita al piccolo Alessandro Maria Montresor.

Una malattia rara

Il bambino, di appena un anno e mezzo, è affetto da Linfoistiocitosi Emofagocitica di tipo genetico, malattia rara che può essere combattuta solo con un trapianto di cellule staminali emopoietiche, ovvero cellule progenitrici delle cellule sanguigne che si trovano nel midollo osseo e nel sangue del cordone ombelicale al momento della nascita.

Corsa contro il tempo per trovare un donatore

Il problema è che per trovare un donatore compatibile sono rimaste appena cinque settimane, così i genitori, Paolo e Cristina, hanno deciso di far partire un appello che in pochissimo tempo ha fatto letteralmente il giro del web. Grazie anche all'enorme risonanza che ha avuto sugli organi di stampa, in migliaia si sono offerti come donatori di midollo osseo, nella speranza che si possa trovare qualcuno di compatibile entro fine novembre. da Nord a Sud si sono registrate lunghe file di persone pronte a dare il loro contributo per salvare la vita del piccolo Alessandro. Per diventare donatori basta iscriversi all’Admo (Associazione donatori midollo osseo, www.admo.it) ed effettuare la tipizzazione tissutale. Grazie al prelievo di sangue o saliva si riesce a verificare la compatibilità tra donatore e ricevente.

Su GardaWeek una bella intervista a papà Paolo

Nel numero di GardaWeek (edizione veronese) di questa settimana troverete una bella intervista a Paolo Montresor, il papà di Alessandro Maria. Paolo vive da anni a Londra ma è veronese, originario di Colà di Lazise.

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