Rolando Bicego imprenditore veronese sucida dalle Iene si accusa l'avvocato

Aspettava un risarcimento che non è mai arrivato. Quei soldi, per le Iene, sarebbero ancora nelle mani della sua legale.

Rolando Bicego imprenditore veronese sucida dalle Iene si accusa l'avvocato
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Rolando Bicego imprenditore veronese sucida dalle Iene si accusa l'avvocato. Aspettava un risarcimento che non è mai arrivato. Quei soldi, per le Iene, sarebbero ancora nelle mani della sua legale.

Rolando Bicego imprenditore veronese sucida dalle Iene si accusa l'avvocato

Le Iene, programma di Italia 1, martedì si sono occupate della storia di Rolando Bicego, imprenditore di San Mauro di Saline che si è tolto la vita pochi mesi fa impiccandosi con un cavo elettrico dopo una storia di truffe, banche e avvocati che l’hanno rovinato. È stato suo figlio Riccardo a trovarlo nel capanno di casa senza vita. QUI IL SERVIZIO INTEGRALE DE LE IENE.

Gli albori della vicenda

Questa tragedia comincia trenta anni fa quando Rolando subisce una truffa da venti milioni di lire. Rolando cercava un prestito per ampliare l’officina dove lavorava. Si rivolge a un amico che gli fa firmare le carte necessarie per ottenere il prestito. L'amico però sparisce e a Rolando restano solo le rate da pagare su un prestito che non ha mai ricevuto. Pieno di debiti Bicego denuncia l’amico e dopo 16 anni il tribunale riconosce che gli spettano 80 mila euro di risarcimento per la truffa subita. Quei soldi però non li riceve perché non è l’unico ad avere un credito con quel truffatore. Ci sono anche una banca ed Equitalia, e siccome a loro spettano più soldi, vengono prima di Rolando.

Il risarcimento dimezzato

Nelle udienze successive viene rivista la somma che spetta alla famiglia Bicego, che scende fino a 36 mila euro. Somma che comunque l’avrebbe salvato. Nemmeno adesso però arrivano i soldi. La famiglia aspetta, aspetta fino a quando scopre che quei 36mila euro se li sarebbe incassati l’avvocato che seguiva il caso. Dopo la morte di Rolando Bicego, la responsabilità di tenere in piedi quella famiglia cade sulle spalle del figlio 27enne: “Ho chiesto un prestito per coprire i debiti. Alla mia età vorresti farti una famiglia e una vita, ma in questa situazione non posso sapere se ce la farò”.

L'inviato a Verona

Alessandro De Giuseppe allora ha deciso di incontrare proprio l’avvocato sul suo conto sono stati accreditati i soldi che spettavano alla famiglia Bicego. Prima ci dice di non averli mai incassati, poi si corregge e sostiene di averli incassati perché aveva la delega, ma poi di averli girati sul conto di Rolando. Non tutti però, solo 20 mila perché gli altri le spettavano per le spese legali. La moglie di Rolando presente in quel momento le urla in faccia che non è vero. Ma le ricevute degli assegni che sostiene di aver spedito non si trovano. Allora De Giuseppe torna da lei ma a quel punto cambia un’altra volta versione. Adesso sostiene che ci sia stato uno smarrimento dei soldi.

Firme false?

La situazione degenera quando l’avvocato invia alla famiglia i documenti in cui sarebbe stata delegata di richiedere e incassare i soldi per conto della famiglia. Sui quei documenti le firme sarebbero false. O almeno questo è quello che sostengono la moglie di Bicego e la grafologa che ha fatto la perizia calligrafica. Tornando dall’avvocato con questa nuova informazione Le Iene ottengono per l’ennesima volta una nuova versione dei fatti. Lei aveva la delega a incassare i soldi, l’ha fatto ed è stata la famiglia che non si è curata di chiederli.

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