Spaccio di cocaina da 120 clienti nella Bassa Veronese sei arresti

Operavano a Isola Rizza, Bovolone, Oppeano, Roverchiara e San Pietro di Morubio e Cologna Veneta.

Spaccio di cocaina da 120 clienti nella Bassa Veronese sei arresti
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Spaccio di cocaina da 120 clienti nella Bassa Veronese sei arresti. Operavano a Isola Rizza, Bovolone, Oppeano, Roverchiara e San Pietro di Morubio e Cologna Veneta.

Spaccio di cocaina da 120 clienti nella Bassa Veronese sei arresti

All’esito di un’indagine di polizia giudiziaria, militari della Guardia di Finanza di Verona, hanno dato esecuzione a 6 misure cautelari personali disposte dal G.I.P. presso il Tribunale Ordinario di Verona (dott. Luciano Gorra). In totale 12 soggetti (7 di nazionalità italiana e 5 marocchina) deferiti alla Procura della Repubblica di Verona per le ipotesi di reato di traffico, spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. L’esecuzione dell’ordinanza di misure cautelari è avvenuta nei confronti dei principali soggetti coinvolti nell’indagine. In particolare, sono state eseguite 4 misure cautelari di custodia in carcere di soggetti di nazionalità marocchina e 2 misure cautelari degli arresti domiciliari di soggetti italiani, tutti residenti nella provincia di Verona.

Ecco dove operava l'organizzazione criminale

È stata disarticolata una vera e propria compagine criminale operante nei comuni della bassa veronese. È stato inoltre appurato che gli spacciatori operavano in condizioni di vero e proprio monopolio nei territori comunali di Isola Rizza, Bovolone, Oppeano, Roverchiara e San Pietro di Morubio, Cologna Veneta. Le indagini sono state avviate, sotto la direzione del Dott. Alberto Sergi (Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica del Tribunale Ordinario di Verona), dai Finanzieri della Compagnia di Legnago che nel corso dell’attività di polizia economico finanziaria hanno scoperto un vasto spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina).

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Utilizzate riprese video

Il controllo economico del territorio ha permesso di notare all’inizio delle indagini il comportamento di alcuni soggetti (gli spacciatori) che si incontravano in zone isolate nel territorio del Comune di Isola Rizza (VR) con numerose altre persone di origine italiana (i clienti). A insospettire le Fiamme Gialle soprattutto l’utilizzo da parte degli spacciatori di automezzi intestati a soggetti terzi, l’orario degli incontri (ore serali/notturne), e il luogo degli stessi (località appartate in campagna di alcuni Comuni della bassa veronese). Per individuare gli spacciatori e la loro clientela si è fatto ricorso anche all’utilizzo delle riprese video dei sistemi di videosorveglianza dei Comuni interessati.

Oltre 120 clienti da tutta la provincia anche dipendenti pubblici

Gli elementi raccolti sono stati sviluppati con intercettazioni telefoniche e ambientali e attraverso l’analisi di tabulati telefonici. Le attività investigative hanno permesso di accertare la presenza di almeno 120 clienti/consumatori tutti con residenza nella provincia di Verona (soggetti con differenti impieghi come liberi professionisti, dipendenti nel settore pubblico e privato). Si è proceduto d’intesa con la Prefettura di Verona a segnalare le persone interessate per avviarle agli appositi corsi di recupero dalla tossicodipendenza.

Oltre 100mila euro di guadagni al mese

Le indagini hanno permesso di appurare e di ricostruire cessioni di sostanza stupefacente per circa 1 chilogrammo di cocaina al mese per un giro d’affari illecito stimato in almeno 100.000 euro mensili (come confermato dalle intercettazioni telefoniche e ambientali). Nel corso delle 20 perquisizioni personali e locali sono stati posti sotto sequestro oltre 130 grammi di sostanza stupefacente, banconote per oltre 9 mila e 400 euro, 16 telefoni cellulari, 2 pc portatili, 8 carte di credito, 3 bilancini di precisione. Sequestrate inoltre 3 pistole soft air modificate e una carabina ad aria compressa modificata, 3 armi da taglio, taser elettrico e 250 munizioni detenute illegalmente presso l’abitazione di uno dei destinatari dei provvedimenti.

Commenti
Giovanni

La prossima volta mette nome e cognome tanto non sbaglite mai

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