Violenza ai danni di una donna e una neonata sul Garda

Dopo anni di violenza domestica, la donna ha avuto il coraggio di denunciarlo.

Violenza ai danni di una donna e una neonata sul Garda
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Violenza ai danni di una donna e una neonata sul Garda. Dopo anni di violenza domestica, la donna ha avuto il coraggio di denunciarlo.

Gli episodi di violenza domestica andavano avanti da anni, ma solo dopo che l’uomo ha picchiato la loro figlia la compagna ha deciso di denunciarlo

Compagno violento

L’incubo di una donna ha avuto inizio mesi fa, quando ancora era in stato di gravidanza, ma solo dopo l’ultimo episodio di violenza domestica ha avuto il coraggio di parlare. Quella sera, D.Y., in preda dell’alcool e della gelosia ha dapprima colpito con dei pugni alla testa la sua convivente che teneva in braccio la figlia di pochi mesi, poi l’ha afferrata scaraventandone la testa contro un muro fino a far cadere lei e la piccola per terra. Poi è andato oltre, prendendosela anche con l’infante, strappandogliela dalle braccia e colpendola alla testa con dei pugni, tanto da provocarle lesioni per le quali la minore è rimasta fino a martedì mattina in ospedale pediatrico sotto osservazione.

Un lungo incubo

La situazione si trascinava oramai da un pò in quella precaria famiglia. Ogni volta però, grazie agli interventi dei Carabinieri, veniva riportata la calma ma mancava alla donna il coraggio di denunciare tutte le violenze subite, fin da quando era incinta. Anche in caserma a Desenzano, durante la sua custodia dopo l’arresto, D.Y. dava conferma del suo carattere violento dando ancora in escandescenza e ferendo un appuntato della Radiomobile chiamato in aiuto dal collega per trasferire D.Y. nella camera di sicurezza. Dopo aver trascorso la prima notte nella cella della caserma dei Carabinieri, in attesa che fossero terminati i complessi accertamenti e atti nei loro confronti, D.Y è stato associato al carcere di Brescia ove è stato deciso rimanga detenuto, dopo la convalida del suo arresto, giunta mercoledì mattina

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