Daniel Oren per una sera sul podio di Aida

Il direttore, a 35 anni dal debutto, ha appena festeggiato le 500 serate sul podio dell’orchestra areniana.

Daniel Oren per una sera sul podio di Aida
Pubblicato:

Non poteva mancare l’appuntamento tra Aida, l’opera simbolo del Festival nell’anfiteatro veronese sin dal 10 agosto 1913, e il maestro Daniel Oren, il direttore che meglio conosce l’opera in Arena e che a 35 anni dal debutto ha appena festeggiato le 500 serate sul podio dell’orchestra areniana. L’incontro avviene per un’unica serata, il 3 settembre, alla guida dell’Orchestra dell’Arena, delCoro preparato da Vito Lombardi e di un cast internazionale che unisce artisti ben noti al pubblico e attesi debutti da tutto il mondo.

La locandina

Tra questi spicca l’esordio assoluto a Verona di Svetlana Kasyan, giovane soprano georgiano di natali e russo di formazione, dalle conclamate abilità drammatiche apprezzate in ruoli verdiani e pucciniani dal Bolshoi a Roma, Modena, Torino. Accanto a lei, che veste i panni di Aida, tornano i protagonisti delle ultime recite del capolavoro di Verdi: il tenore Carlo Ventre, specialista dell’impervio ruolo di Radamès, il mezzosoprano Judit Kutasi come principessa Amneris, il baritono Badral Chuluunbaatar come Amonasro, padre di Aida e nemico degli Egizi, dei quali il Re è interpretato dal basso Romano Dal Zovo. Come gran sacerdote Ramfis ritorna per una recita il basso Giorgio Giuseppini, mentre si confermano il soprano Yao Bo Hui come Sacerdotessa e il tenore Antonello Ceron comeMessaggero.

Aida_250819_FotoEnnevi_377
Foto 1 di 4
FotoENNEVI_100814_0124-min
Foto 2 di 4
FotoENNEVI_100814_0950-min
Foto 3 di 4
Aida_FotoEnnevi_080817_123-min
Foto 4 di 4

Regia di Gianfranco de Bosio

Lo spettacolo ha la regia di Gianfranco de Bosio, che continua dal 1982 il suo studio profondo di Aida unendo le disposizioni sceniche originarie di Giuseppe Verdi con gli spazi unici e imponenti dell’Arena di Verona, movimentati dalle scenografie ispirate a quelle di Ettore Fagiuoli per il 1913. I cambi scena rapidi e spettacolari sono illuminati, con particolari novità nel III atto sulle rive del Nilo, dall’areniano Paolo Mazzon. Arricchiscono la serata centinaia di figuranti e le coreografie di Susanna Egri per il Ballo dell’Arena, coordinato da Gaetano Petrosino, con Mick Zeni e Alessandro Macario, rispettivamente primi ballerini del Teatro alla Scala e del San Carlo di Napoli.

Seguici sui nostri canali