Diversamente Veneto, ancora un'edizione per il diario della nostra Regione

Anche nell’anno scolastico 2019-2020 disponibile per gli studenti.

Diversamente Veneto, ancora un'edizione per il diario della nostra Regione
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Diversamente Veneto, ancora un'edizione per il diario della nostra Regione.

Torna il diario "Diversamente Veneto" per scoprire la Regione

“Ringrazio Jesusleny Gomes perché con il suo diario ci ha dato una lezione. Si chiamerà anche ‘Diversamente Veneto’ il suo diario, ma contiene un amore per la nostra terra, una capacità di comprensione dei nostri paesi, uno spirito di cogliere l’essenza delle nostre tradizioni che potremmo chiamarlo: Più veneto di tanti veneti”. Con queste parole riservate all’autrice di origine brasiliana, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, accoglie la notizia che la genialità e la fantasia della Gomes abbinate alla conoscenza della nostra regione proseguiranno anche nell’anno scolastico 2019-2020 con un’edizione speciale del diario “Diversamente Veneto”, tutta dedicata al coinvolgimento dei giovanissimi nell’attesa delle Olimpiadi Invernali del 2026. Un’opera - destinata a replicare il successo di quella per l’anno scolastico appena terminato, in cui ispirandosi a suo figlio Antony di sette anni, l’autrice ha raccontato in chiave fiabesca la sua esperienza a piedi attraverso i 574 comuni della Regione – che è stata presentata oggi in Consiglio Regionale, alla presenza anche del Presidente Roberto Ciambetti.

Un viaggio alla scoperta della nostra terra

Sembra quasi una coincidenza che il lavoro di Jesusleny si sia concretizzato proprio in prossimità della disponibilità di una app geolocalizzata dedicata ai cammini nella nostra regione che prossimamente sarà a disposizione degli appassionati – aggiunge il Governatore - Il suo diario, infatti, ci ha introdotto alla riscoperta della nostra terra, facendo conoscere alle famiglie che attraverso tutto il Veneto c’è la possibilità di un turismo per il camminatore e a misura d’uomo, fatto di percorsi naturalistici, storici, culturali”.

Un invito al turismo lento

“Quello a cui ci invita – conclude Zaia – è un turismo slow, da vivere lentamente appunto, del quale la Regione ha sposato la filosofia con la realizzazione di migliaia di chilometri di percorsi per camminatori, piste ciclabili, ippovie e sentieri. Una rete che tra le nostre spiagge dell’Adriatico e il Garda, mete ogni anno di milioni di turisti, dal mare spiana la strada del visitatore verso la campagna delle Ville Venete, le Città d’Arte, le colline del Prosecco da poco riconosciute Patrimonio dell’Umanità Unesco fino a raggiungere le Dolomiti, premiate con lo stesso titolo internazionale e che nel 2026 ospiteranno le Olimpiadi Invernali a cui è dedicato il nuovo diario”.

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