Giorgia Meloni alla fabbrica Area Expo di Cerea

Un incontro rivolto all'ascolto e all'analisi delle problematiche che attraversano la Bassa.

Giorgia Meloni alla fabbrica Area Expo di Cerea
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Giorgia Meloni alla fabbrica Area Expo di Cerea.

Giorgia Meloni alla fabbrica Area Expo di Cerea

La Leader di Fratelli di Italia sarà con l'avvocato Maria Cristina Sandrin al centro di un incontro rivolto all'ascolto e all'analisi delle problematiche che attraversano il territorio della Bassa Veronese. A partire dall'agricoltura. Come da comunicato stampa, Sandrin afferma: "Cerea per decenni è stato un territorio ricco dal punto di vista agricolo, basti pensare che rientra nell'area di produzione del riso Nano Vialone veronese che viene coltivato nei paleoalvei del fiume Menago. E qui nella Bassa veronese l'agricoltura da tempo non vive un periodo florido, anzi è un'agricoltura in ginocchio per certi versi che tocca anche gli allevamenti di bestiame: il 90 per cento delle stalle ha chiuso. Come se non bastasse i prezzi dei prodotti coltivati lievitano nel passaggio dal produttore al banco del supermercato. A questo si aggiunge il problema dettato dall'etichettatura che come denuncia Azione Rurale “non è trasparente e i prodotti locali, quando ce ne sono sono messi sullo stesso piano di quelli Ogm che seppure la coltivazione è vietata in Italia vengono tranquillamente commercializzati”. Per assurdo gli agricoltori Italiani e quindi della Bassa sono costretti a seminare Ogm free con una spesa che è quantificabile in 700 euro in più rispetto alla semina che porta alla produzione di prodotti biotecnologici . Come difendersi? O meglio perché all'estero vengono coltivati e in Italia è proibito ma ne è consentita l'importazione? E soprattutto perché su di un sacco di mangime è obbligatorio specificare che nel preparato ci sono sostanze Ogm e invece sull'etichettatura di prodotti per il consumo umano no? Di fatto i prodotti Ogm vengono tranquillamente prodotti all'estero e altrettanto tranquillamente importati e commercializzati in Italia a discapito di quanto invece viene prodotto e coltivato sul suolo nazionale". L'avvocato Maria Cristina Sandrin si schiera dalla parte degli agricoltori e si dice pronta a portare questo problema all'attenzione del Governo e a far si che la Leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni lo faccia proprio.

Mantenere vivo il settore del mobile

La scelta di un incontro nel cuore della Bassa veronese nasce anche dal bisogno di evidenziare come la crisi degli anni Ottanta che ha investito il mobile d'arte, abbia visto gli imprenditori stringere i denti per mantenere vivo il settore. Ed è grazie a questa tenacia degli operatori che il mobile d'arte ancora oggi è in grado di offrire molto sia in termini di valore locale che internazionale. Non solo, grazie alla lungimiranza dei cereani sono nate altre aziende e diversificate attività economiche. Cerea con le sue oltre 500 imprese operanti nel settore del mobile rappresenta un terzo dell'intera area della pianura veronese e un quarto di quella della provincia di Verona rimanendo così un centro di riferimento per il mobile classico. Il 95 per cento delle aziende è ancora di stampo artigianale e impiega circa 1600 addetti. A Cerea ad oggi esistono quattro importanti zone artigianali e industriali per un'area complessiva che supera 1.500.000 mq. Un esempio questo che per Maria Cristina Sandrin dovrebbe essere riversato sugli agricoltori mettendoli nelle condizioni non solo di resistere ma anche di essere competitivi sia sul mercato nazionale e perché no anche su quello internazionale. L'incontro vedrà la partecipazione di imprenditori e anche del noto personaggio della Siora Gina ovvero “la maschera divenuta regionale” che ha permesso ad una donna (l'avvocato Maria Cristina Sandrin per l'appunto) di cantarle ai potenti, svegliare i cittadini dormienti affinchè tornino a dire la propria per difendere i propri diritti. “Perchè il popolo non ha solo doveri e del resto oggi per poter essere ascoltati serve proprio mascherarsi “( cit. Siora Gina)

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