Polato a Shanghai per conoscere la Smart city

Visita alle centrali operative ultra efficienti in grado di supportare controlli capillari.

Polato a Shanghai per conoscere la Smart city
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Polato a Shanghai per conoscere la Smart city.

Polato a Shanghai per conoscere la Smart city

Smart city, nuove tecnologie per la connettività e sicurezza sono stati i temi al centro del duplice incontro che la delegazione economica di Verona ha avuto a Shanghai, nell’ambito del gemellaggio con Hangzhou. Ieri, l’assessore alla Sicurezza Daniele Polato, assieme al presidente di Amt Francesco Barini e agli imprenditori scaligeri, ha visitato prima la centrale operativa di China Telecom, attiva in un distretto di Shanghai, città che conta complessivamente 27 milioni di abitanti, e poi la sede generale della compagnia. Ad accompagnare la delegazione veronese, Alex Lin, community manager per l’Italia di China Telecom. La centrale operativa è in grado di controllare, attraverso appositi sensori, tutti i quartieri della megalopoli cinese. Grazie ai 20 mila dispositivi presenti, posti uno ogni 2 kmq, la centrale è in grado di verificare la sicurezza di edifici e condomini, compresi la presenza di fumo, porte aperte e ogni altra anomalia rilevabile nelle strade o nei palazzi. Un altro tipo di telecamere vigila, invece, sulla sicurezza vera e propria dei cittadini. Infine, un terzo tipo di controlli è realizzato grazie a telecamere dedicate alla viabilità per verificare la presenza di ingorghi o infrazioni da parte dei conducenti.

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Un connubio fondamentale

Dopo l’incontro alla maxi centrale operativa del quartiere nord ovest di Shanghai, le delegazione veronese ha visitato la sede generale di Telecom China. Qui, l’assessore Polato e i rappresentanti economici hanno potuto vedere le modalità di gestione delle tre grandi linee di connessione veloce con la quale la società di telecomunicazioni connette la Cina e vari altri Paesi. “La smart city e la sicurezza rappresentano un connubio fondamentale – ha detto l’assessore Polato -. Oltre al controllo fisico assicurato dagli agenti, la tecnologia offre, infatti, grandi vantaggi. In questo caso, abbiamo potuto vedere centrali operative ultra efficienti in grado di supportare controlli capillari, che non sarebbero pensabili solo attraverso l’intervento degli agenti. Il sistema cinese è pensato per grandi megalopoli, come sono le loro città, visto che la sola Shanghai ha gli stessi abitanti di tutto il nord Italia. Comunque, città delle dimensioni di Verona potrebbero migliorare la propria sicurezza utilizzando sistemi all’avanguardia come quelli che abbiamo visto. Servono investimenti, ma ciò che per noi è importante è verificare cosa può fare la tecnologia avanzata, declinando i suoi vantaggi sulle nostre necessità. Per questo il dialogo istituzionale con China Telecom deve continuare dopo i contatti che abbiamo avviato in questa occasione”.

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