Questa sera in Arena il soprano cinese Hui He protagonista dell'Aida

Ultima serata per Francesco Ivan Ciampa alla guida dell’Orchestra dell’Arena.

Questa sera in Arena il soprano cinese Hui He protagonista dell'Aida
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Questa sera, sabato 31 agosto, va in scena l'Aida di Giuseppe Verdi per l’Arena di Verona Opera Festival 2019.

Protagonista il soprano cinese Hui He

Per un’unica recita il soprano cinese Hui He, beniamina del pubblico areniano, affronta Aida, l’eroina della colossale opera di Verdi: l’appuntamento si ripete quasi ogni anno dal 2005, data dell’inizio di una collaborazione ininterrotta con l’Arena. Al suo fianco grandi interpreti internazionali come Judit Kutasi nei panni della rivale in amore, la principessa Amneris, il tenore Carlo Ventre in quelli del conteso e valoroso Radamès, il baritono Badral Chuluunbaatar come Amonasro, i bassi Gianluca Breda e Romano Dal Zovo come gran sacerdote Ramfis e Re degli Egizi, il soprano Yao Bo Hui come Sacerdotessa e il tenore Antonello Ceron come Messaggero.

Ultima recita per il maestro Ciampa

La recita del 31 agosto è anche l’ultima per Francesco Ivan Ciampa alla guida dell’Orchestra dell’Arena e del Coro preparato da Vito Lombardi: originario di Avellino, dopo anni di studio e lavoro con maestri come Giulini, Aprea, Oren e Pappano, dirige ormai star del belcanto e prestigiose orchestre nei più importanti teatri d’opera del mondo, quali Parma, Roma, Napoli, Berlino, Monaco, Parigi, Valencia e Buenos Aires. Il debutto all’Arena di Verona è avvenuto con l’inaugurazione 2018 sul podio della nuova Carmen: il crescente successo, passato per Turandot e per altri titoli pucciniani nella stagione invernale al Filarmonico, culmina con l’Aida del 2019, titolo principe del Festival areniano, in cui ha raccolto consensi di pubblico e di critica.

L'allestimento

L’allestimento del capolavoro è quello ormai classico di Gianfranco de Bosio con scenografie imponenti ma funzionali, dai cambi rapidi e spazi sempre nuovi su modello di quelle disegnate da Ettore Fagiuoli per il 1913. Le luci, con particolari novità in particolare nel III atto sul Nilo, sono di Paolo Mazzon. Lo spettacolo è completato da centinaia di figuranti e dalle coreografie di Susanna Egri per il Ballo dell’Arena, coordinato da Gaetano Petrosino, con i primi ballerini Mick Zeni, Alessandro Macario e per l’ultima serata Eleana Andreoudi.

 

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