Scuola dell’attenzione e dell’intenzione, convegno Fism

Donazzan: "Sostegno alla genitorialità e pilastro della futura scuola dell'autonomia".

Scuola dell’attenzione e dell’intenzione, convegno Fism
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Scuola dell’attenzione e dell’intenzione, convegno Fism. Donazzan: "Sostegno alla genitorialità e pilastro della futura scuola dell'autonomia".

Collaborazione e condivisione

“Le scuole dell’infanzia, paritarie e statali, sono una ricchezza e una peculiarità tutte venete, che dovrà costituire uno dei pilastri della scuola dell’autonomia in una sempre maggiore collaborazione e condivisione degli obiettivi di sostenibilità finanziaria, in particolare per le scuole paritarie, ma soprattutto di qualità formativa ed educativa”. E’ quanto ha affermato l’assessore regionale alla scuola, Elena Donazzan, portando il saluto della Regione Veneto ai 600 docenti delle scuole dell’infanzia presenti al seminario sul tema “Scuola dell’attenzione e dell’intenzione” organizzato a Zelarino dalla Fism veneta, guidata da Stefano Cecchin, e dall’Ufficio scolastico regionale del Veneto, diretto da Augusta Celada, con la partecipazione dell’Istituto nazionale per la valutazione scolastica (Invalsi), rappresentato dalla presidente Anna Maria Ajello.

L’assessore ha espresso un plauso ai 600 docenti che hanno dedicato la mattinata di un giorno di riposo prefestivo alla propria formazione e al confronto. “Sono questi i docenti che vanno valorizzati e ai quali facciamo riferimento nella progettazione e nello sviluppo del sistema educativo veneto”.

Demografia

Soffermandosi sulla fotografia demografica che il sociologo Giampiero Dalla Zuanna ha riproposto in questi giorni nel dibattito regionale, l’assessore Donazzan è tornata a leggerne gli effetti dell’impatto e le possibili contromisure da adottare nel mondo della scuola: “È la società ad essere cambiata e ad imporre scelte di responsabilità, anche in chiave autonomistica – ha affermato -  Il calo demografico in atto ormai da due decenni si ripercuoterà nell’organizzazione del sistema scolastico. Il fenomeno delle ‘culle vuote’ e della contrazione della popolazione scolastica deve essere affrontato puntando ad una ulteriore maggior qualità per evitare l’insuccesso formativo. Una sfida, questa, che comincia dalla scuola dell’infanzia, che crea le basi del percorso scolastico e delle capacità di apprendimento”.

Rapporto con la famiglia

“L’altro importante aspetto da affrontare – ha aggiunto la referente delle politiche scolastiche regionali – è il rapporto con la famiglia, oggi indebolita e frammentata: un rapporto imprescindibile e cruciale, che vede dirigenti e docenti, in particolare quelli dell’infanzia, impegnati in un confronto sempre più difficile tra figure educative. Dirigenti e docenti della scuola dell’infanzia sono oggi probabilmente uno dei migliori alleati e presidi di riferimento per sostenere e accompagnare mamme e papà a svolgere la loro complessa funzione genitoriale”.

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